Di Jacopo Guasti
Quello appena compiuto è stato un progetto di salvaguardia di un pezzo di storia della fotografia italiana: Rectaflex.
Nello specifico, il progetto è stato sviluppato compiendo il rifacimento della parte esterna della custodia rigida per il corredo.
Ryuichi mi scrisse se potevo restaurarlo o nel peggiore delle ipotesi, come in questo caso, rifare la parte esterna.
Appena mi arrivó la custodia vidi subito che era mal ridotta e mi misi alla ricerca della pelle perfetta, che fosse il più possibile simile, soprattutto nel colore, alle classiche custodie d’epoca.
Subito dopo aprii la vecchia custodia per ricreare la struttura principale, cosa non semplice poiché le forme erano state usurate dal tempo.
Smontai tutti gli accessori metallici e li portai a lucido in modo da farli splendere come in passato.
Quando la custodia mi arrivó tra le mani mi accorsi anche che non c’era modo di trasportarla in modo comodo, perché il manico era rotto e la tracolla inesistente.
Ci misi pochi minuti a decidere di crearle partendo da zero.
Cercai online se ci fossero foto di questa custodia ma non ne trovai.
Quindi creai un manico con l’anima in sughero e gomma, lo rivestii di pelle ed in seguito lo cucii.
Per la tracolla ho utilizzato una pelle più spessa con dei pioli svitabili ed una fibbia regolabile, così da facilitare il trasporto a mano e in spalla.
Il coperchio superiore è stato creato con un pannello rigido di cuio da 3mm scarnito ai lati per poterlo piegare, ed è stato portato a termine incollando la pelle per rendere tutto più omogeneo.
Posso concludere dicendo che è stato un onore ed un piacere poter dare una nuova vita ad un oggetto così importante per la fotografia italiana.
Jacopo Guasti
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