Come preannunciato quest’anno Semplicemente Fotografare parte per un breve tour.
Approderà a sud di Bologna, piu’ precisamente nel Borgo Medievale di Dozza, uno dei cento “Borghi più Belli d’Italia”, un museo a cielo aperto dove l’arte si fa paesaggio urbano ed arreda i muri delle case, le strade e le piazze, con oltre un centinaio di opere realizzate da nomi prestigiosi dell’arte contemporanea.
Invaderà la bellissima Rocca, animandola con attività fotografiche, vestendola di fotografia.
Una delle mostre che sarà allestita sarà appunto una Collettiva
Occorre da subitissimo precisare che lo spazio a disposizione non è illimitato, quindi saremo forzatamente costretti a fare una selezione.
I fotografi non selezionati saranno messi al rogo sulla torre del castello,
come combustibile verranno usate le loro fotografie, bando agli inutili sprechi rullino i tamburi….
Tema: LA PAURA
La paura è un’emozione primaria, comune sia al genere umano sia al genere animale. Umberto Galimberti la definisce così:
“Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”
Sembra una buona spiegazione, tanto per iniziare a pensarci su.
Ci sono paure razionali, l’accorgerci di un pericolo concreto e cercare di fuggire o affrontarlo, se possibile serenamente. Ci sono paure irrazionali che forse sarebbe meglio chiamare angosce, hanno spesso motivazioni profonde, magari sepolte in vaghi ricordi d’infanzia.
Si può fare paura, nascondendosi dietro un angolo e gridando “BOOO!” per vedere la reazione del primo che capita. Si può deliberatamente fare paura in altri modi e con altre motivazioni.
A volte paura e angoscia ci derivano da qualcosa che non conosciamo, quando la conosciamo non ne abbiamo più paura. A volta una paura si esorcizza, magari scherzandoci su.
Altre volte ancora la cerchiamo in un film la paura. A volte basta guardare dentro il mirino, filtrare attraverso l’obiettivo, per vincere la paura con un terapeutico click che la relega nel passato. Si può cercare di esorcizzarla scherzandoci su….
La paura fa vedere anche quello che non c’è.
Gianni Rodari
LE STAMPE
Saranno ammesse fotografie singole, in qualsiasi modo eseguite, una stampa per autore.
Può essere la stampa di una fotografia singola, ma potrebbe essere una stampa con due foto appaiate, cose che in gergo viene detta “dittico” e , perché no, anche “trittico”, oppure anche una brevissima storia in più immagini sempre però stampate su un unico foglio.
Per le modalità espositive verranno comunque date (successivamente all’adesione) tutte le istruzioni dettagliate, anche in relazione del numero di partecipanti selezionati.
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