“Ho voluto guardare in faccia l’abisso, ben consapevole dei rischi di questa operazione.
E credo di esserne uscito fuori bene, anche se sento che qualche strascico è rimasto in me e sono sicuro che tornerà, per diventare forse un altro progetto fotografico”.
Dipendere da qualcuno o da qualcosa sottende l’essere limitati nella propria libertà. Un atteggiamento che priva del diritto naturale all’autonomia di scelta, proprio dell’essere umano. Anche se appare inconcepibile, molto spesso infatti è l’essere umano a rivolgere verso sé stesso azioni, mascherate da illusoria libertà estrema, che innescano le più varie forme di dipendenza. L’interrogativo si fa ancora più pressante: perché privarsi della propria libertà per scelta, illudendosi di essere così più liberi di “prima”?
Queste riflessioni sono il presupposto del processo creativo che ha dato vita a “Brain Damage” il libro di Michele Di Donato.
Il libro è diviso in quattro “aree di dipendenza” di cui l’autore cerca di darne una personale “testimonianza”: Craving, Doppelgänger, Lost in the K-Hole e Rorschach, questi sono i titoli delle sezioni del libro, che sono un tentativo di “leggere” la contemporaneità e di dare una rappresentazione della società liquida in cui viviamo.
- Presentazione editoriale del libro “Brain Damage” del fotografo Michele Di Donato che dialogherà con la giornalista e curatrice Loredana De Pace
- Lunedì 11 ottobre 2021 – ore 21
- Circolo Fotografico Monzese
- Casa del Volontariato, via Correggio Allegri 59, Monza
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