Una mostra fotografica e la presentazione del libro di Luigi Corbetta
FOTOALCHIMIE – Stesura di emulsione ai sali di argento
Galleria Expo Ex Giardini della Rocca. Senigallia
Inaugurazione venerdì 18 novembre, ore 18.30
Interverrà Roberto Borghi
La mostra resterà aperta dal 19 novembre al 3 dicembre da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.00
Incontro con l’autore: venerdì 2 dicembre, ore 21.00
Ha ancora senso, nell’approccio critico a un’opera d’arte, distinguere tra poetica e tecnica di realizzazione? Ecco l’interrogativo che mi sono posto osservando le più recenti opere di Luigi Corbetta.
Un interrogativo quasi retorico, poichè la risposta non può che essere: non in questo caso. Mi sembra evidente infatti che nelle fotoalchimie, ma anche in altre tipologie di foto proposte da Luigi negli ultimi anni, la sperimentazione tecnica e l’elaborazione poetica sono inscindibili.
Per dirla più chiaramente, la poetica è la tecnica, la peculiare visione della realtà di Luigi non è affatto distinguibile dal lavoro sulla realtà stessa, o meglio sulla sua trasposizione in immagine.
C’è in questo atteggiamento, un forte elemento inventivo, nel senso etimologico del termine: è come se l’artista andasse costantemente in cerca di formule espressive non collaudate, non brevettate, e presentasse periodicamente ciò che ha trovato (il latino invenio significa proprio trovare).
Ma c’è anche un approccio artigianale alla fotografia che nell’era digitale si sta smarrendo e che conferisce a queste etimologiche invenzioni un che di solido, di fondato, di tutt’altro che estemporaneo, rendendole perciò preziose.
Ogni buona invenzione si inserisce in qualche modo in una tradizione: nel caso di Luigi si tratta del canone principale della fotografia, quello che insomma prescrive il carpe diem, l’attimo da catturare, il tempo che deve rapprendersi nell’immagine.
Ma si tratta appunto di una tradizione reinventata grazie all’inquietudine tecnica, di un canone in fondo sovvertito dall’intrusione di pennelli e spugne, e forse anche dalla tensione all’unicità dell’opera (o forse meglio dal disinteresse per la riproducibilità dell’immagine).
Roberto Borghi
Luigi Corbetta realizza i suoi primi scatti all’inizio degli anni ’70, mentre è alle dipendenze di una delle più importanti aziende di fotografia, la Brunner & C.
Qui completa la sua formazione artistica e apprende innumerevoli tecniche usate fin dagli albori del linguaggio fotografico. Tutte queste magiche ALCHIMIE si tradurranno in una costante ricerca di emozioni, la molla che fa scattare l’obiettivo in un’attività nella quale l’amore per il lavoro si coniuga con quello per l’arte. Luigi Corbetta ha collaborato a vario titolo con molti fotografi e ha partecipato a numerose mostre.
Ha vinto un 1° Premio Kodak “Le stagioni del ritratto“. È stato per alcuni anni il fotografo Ufficiale della Reale Associazione Bucintoro per le regate storiche a Venezia. Ha sempre tenuto vivo l’interesse fotografico in centinaia di fotoamatori che negli anni hanno frequentato i suoi corsi e il Fotoclub di cui è stato il presidente.
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