Gianna Bonacini. Il mondo delle barberie maschili scomparse. A Genova dal 10 al 25 Febbraio 2023

Dal 10 al 25 Febbraio 2023, PhotofactoryArt a Genova, ospita la mostra fotografica postuma di Gianna Bonacini, Barba e Capelli, a cura di Federico Montaldo.

 

  • Gianna Bonacini, Barba e Capelli
  • A cura di Federico Montaldo
  • PhotofactoryArt. Vico San Matteo 10R, Genova
  • Dal 10 al 25 Febbraio 2023
  • Apertura: Lun – Ven 15,30 – 18,30; SAB 10,00 – 13,00 – 15,30 – 18,30
  • Inaugurazione 10 Febbraio 2023, ore 18.

 

© Gianna Bonacini. Genova, 1990

 

Una fotografa ritrovata. È questo il sottotitolo che il curatore ha voluto dare alla riscoperta, a distanza di dodici anna dalla sua scomparsa, di una fotografa di grande talento, sbocciato tardivamente e purtroppo durato troppo poco a causa della sua prematura scomparsa.

Barba e Capelli è il reportage su un mondo (quello delle barberie maschili) che oggi, a distanza di trent’anni da quegli scatti, è completamente scomparso, quanto meno nella forma e con le caratteristiche ritratte dall’autrice.

Racconta Gianna Bonacini, nel testo introduttivo dell’omonimo libro fotografico (edito da Peliti Associati nel 1997) che furono il freddo di una mattina d’inverno e la scarsa puntualità di una persona a farle decidere di entrare per la prima volta nella vecchia barberia di un antico quartiere di Genova, ai piedi della lanterna. Così, mentre cercava di riscaldarsi cominciò ad osservare l’ambiente che la circondava e che era, per lei donna, completamente sconosciuto.

 

 

Un microcosmo particolare in cui si riflettevano gli usi e le abitudini maschili, in cui molti momenti importanti della vita di un uomo prendevano vita e si materializzavano, intrecciandosi fra realtà e immaginario.

Fu la molla che fece scattare in lei l’istinto e la curiosità della fotografa, da cui partì un percorso che attraversò l’Italia, da Nord a Sud, in caccia di quegli ambienti, nei quali, malgrado le differenze geografiche, era comunque possibile individuare un comune denominatore: uomini con la schiuma o il rasoio o le forbici, che inconsapevolmente mettevano in scena uno spettacolo surreale.

Oggi quel mondo – si diceva – è completamente scomparso. L’ambiente della “barberia maschile” è diventato un brand, che celebra il suo passato rievocando alla maniera vintage quegli ambienti, ma che ha perso quel sapore di socialità un po’ intima che legava il cliente al “suo” barbiere.

Quella di Bonacini è una fotografia che ha le sue radici nella grande scuola “umanista”, con un gusto per la composizione dell’immagine ed una capacità di intercettare l’attimo che si ritrova solo nei grandi autori. E che anche nel reportage è capace di esprimere quell’attimo di stupore, di gioia, di bellezza che rapisce l’osservatore e lo trasporta nel luogo e nel tempo dello scatto.

 

 

Gianna Bonacini.

Nasce a Reggio Emilia, nel 1939. Nel 1965 si trasferisce in Liguria.

Inizia a fotografare negli anni ’80, dedicandosi al reportage sociale ed etnologico, collaborando con numerose riviste, italiane e straniere.

Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

Molte sue immagini sono pubblicate in diversi libri di fotografia e cataloghi di mostre.

Le sue fotografie fanno parte della collezione del Musée de l’Elysée di Losanna, della collezione della Galleria Civica di Modena, della Fondazione Italiana per la Fotografia e di alcune collezioni private.

Viene a mancare nel 2010.

 

© Gianna Bonacini. Genova, 1991

 

 

 

 

NOC SENSEI è un modo nuovo di vedere, vivere e condividere la passione per la fotografia. Risveglia i sensi, allarga la mente e gli orizzonti. Non segue i numeri, ma ricerca sensazioni e colori. NOC SENSEI è un progetto di New Old Camera srl

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