Una volta tanto ad essere colpita dalla frode della contraffazione non è una azienda italiana del lusso o dell’alta moda, ma bensì la nipponicissima Fujifilm.
Un comunicato stampa rilasciato dal quartier generale di Tokyo avverte infatti tutti i consumatori di pellicole analogiche 35mm del mercato interno giapponese a diffidare da una partita di rullini contraffatti e marchiati Fujifilm benché non lo siano affatto.
Inoltre, al danno si aggiunge la beffa, come nel caso dei nostrani migliori affari da Autogrill o stazioni ferroviarie.
È stato infatti scoperto che la “pellicola” contenuta all’interno dei rullini non è una pellicola fotografica.
Non lo è neanche di basso valore, non lo è affatto.
Si tratta invece di uno pseudo film polimerico (probabilmente di provenienza cinematografica) che laddove incautamente consegnato ad un laboratorio per lo sviluppo in C-41 o E-6 ne causa anche un inquinamento definitivo dei bagni di sviluppo.
Nel comunicato stampa rilasciato da Fujifilm non è stato precisato quante pellicole contraffatte si presume siano state commercializzate, ma diffonde le immagine di alcuni rullini affinché i consumatori le possano riconoscere.
inoltre afferma che oltre alle 250D della foto è quasi certa che esistano in commercio anche delle pellicole 250T e 64D sempre contraffatte e riportanti fraudolescamente il marchio Fujifilm.
Lascia un commento