Un viaggio al MASI Lugano

Il 24 maggio scorso, a Lugano, in Svizzera, ho partecipato a un viaggio stampa presso il Museo d’arte della Svizzera italiana – MASI Lugano e la Collezione Olgiati, organizzato dal ddl studio.

 

 

È stata una giornata molto stimolante dal punto di vista visivo e concettuale, in quanto le mostre allestite in questo periodo consentono un vero e proprio viaggio alla scoperta di dimensioni artistiche molteplici, differenti, creative, geniali, avanguardiste e finanche rivoluzionarie.

Il percorso è cominciato presso Palazzo Reali dove, insieme agli altri colleghi della stampa, ho visitato la mostra di pittura e scultura intitolata “Una Raccolta di Arte Moderna Italiana”.

 

 

 

Con la seconda esposizione, siamo passati dalla pittura alla fotografia attraverso la mostra dedicata al fotografo ghanese, James Barnor, “Accra/London – A retrospective”, aperta fino al 31 luglio prossimo.

L’esposizione ripercorre la lunga carriera dell’autore, recentemente riscoperto e valorizzato, dal suo Paese natale alla Gran Bretagna e ritorno.

Un percorso nella vita autoriale di Barnor, ma anche nella storia e nella cultura di due Paesi distanti eppure affini nello sguardo dell’autore.

 

 

 

Per chi desidera compiere un percorso completo, suggerisco di proseguire con le esposizioni presenti al LAC, ossia “Vedo Rosso”, presso la Collezione Olgiati, la fantastica e sorprendente esposizione dedicata a “Marcel Broodthaers. Poesie industriali”.

 

 

In ultimo abbiamo visitato la mostra “Dal Vero, fotografia svizzera del XIX secolo”, frutto di uno straordinario lavoro di raccolta di ben 470 pezzi – dai dagherrotipi ai primi esperimenti di fotomontaggio – in cui la fotografia si racconta per la sua utilità, funzionalità in ambito sociale, economico, dello sviluppo tecnologico, e molto altro ancora.

 

 

Un percorso che consiglio a tutti – che vi interessi la fotografia, l’arte o nulla di tutto ciò – perché arricchente e pieno di stimoli visivi e concettuali.

Info su masilugano.ch

 

 

Loredana De Pace è giornalista pubblicista, curatrice indipendente e docente. Founder dello Studio CAOS, curatela ed editing (via Puglia, 15 – Monza). È autrice del saggio TUTTO PER UNA RAGIONE. Dieci riflessioni sulla fotografia (emuse, 2017). Dal 2004 scrive per il magazine FOTO Cult Tecnica e Cultura della Fotografia. È editor per i festival di visual narrative Cortona On The Move e per Yeast Photo Festival. È curatrice per il festival di fotografia ColornoPhotoLife. Si occupa della rubrica TAKE CARE of ed è una delle lettrici dell’iniziativa NON CHIAMATELE LETTURE di NOCSensei. È coach su Photocoach.it e collabora con l’associazione culturale NESSUNO[Press]. Ha curato numerosi libri e fanzine, fra cui la monografia MONDI UMANI di Gigi Montali (Corsiero editore), Promenade. Pathos e ironia in costume di Carlo Traini (Crowdbooks) e la fanzine 365 di Jill Vande Wiele. È curatrice di esposizioni fotografiche in Italia e all’estero, partecipa a giurie di premi nazionali e internazionali, collabora con associazioni e festival nell’organizzazione di conferenze e workshop. È docente di progettazione fotografica, photo editing e comunicazione. È docente per Mu.Sa. (Monza) e Orti Fotografici (Milano). Come fotografa ha esposto El pueblo de Salinas e Ecuador: il piccolo gigante (2011, anche volume con introduzione di Luis Sepúlveda), Sono un cielo nuvoloso (2014, Interzone-Roma) e Qualcosa è cambiato (Priverno, 2017) | Sito loredanadepace.com | Facebook bit.ly/2VZe3MU | Instagram @ loredana_de_pace | INTERVISTA VIDEO NOC-HELLO - Loredana De Pace. Uscire dal proprio recinto, alla ricerca di cose belle https://youtu.be/phkaI2Owvx0

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