Il secondo volto

Di Giorgio Sitta

 

© Giorgio Sitta

 

Un bravo fotografo, a mio avviso, tra l’altro deve anche essere in grado di conoscere il linguaggio del corpo, per interpretarlo e, se necessario, dirigerlo nei soggetti che deve fotografare.

Gli elementi posturali e di movimento da considerare sono infiniti, però quello più immediatamente espressivo è nella posizione e del movimento delle mani.

In alcune situazioni le mani “parlano” tanto quanto o, addirittura, più di un volto.

E poi non tradiscono, se la chirurgia plastica può trasformare (se non sfigurare) una faccia, poco può fare per le mani.

Sono anche un fantastico elemento creativo, possono incorniciare un viso, suggerire movimenti, direzioni e azioni.

Anche nella gestione di questo elemento espressivo della persona ci sono dei trucchi: come quando nella vita quotidiana siamo impacciati nella postura tendiamo a gesticolare o a mettere le mani in tasca (non è solo un gesto di “difesa”, è che proprio non sappiamo come tenerle in quel momento), così in fotografia può essere utile impegnarle con oggetti o azioni.

In uno dei miei video musicali preferiti c’è un grande utilizzo delle mani (oltre a vari spunti interessanti anche dal punto di vista fotografico): dategli un’occhiata, magari vi verrà qualche idea per le prossime fotografie.

Giorgio Sitta

www.giorgiositta.com

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