Fotografare in bianco e nero significa, secondo me, non solo “vedere” la realtà in un modo differente, ma addirittura “sentirla” e “percepirla” in questo modo.
Non meglio o peggio rispetto al colore, ma con un altro approccio.
Mi colpisce sempre, per esempio, il fatto che ancora oggi il grande reportage è spesso rappresentato da fotografie in bianco e nero.
Purtroppo, però, spesso si fa una mera conversione in bianco e nero di uno scatto a colori, nel tentativo di rendere più gradevole o più “stilosa” una immagine brutta.
Questo è vero solo nella mente di fotografi poco attenti.
La fotografia in bianco e nero, invece, deve essere immaginata come tale prima di scattare la foto e tutto il flusso di lavoro, postproduzione e stampa inclusi, devono essere condotti in questo senso.
Di seguito vi propongo qualche spunto per migliorare le vostre immagini in bianco e nero.
Sei spunti per un migliore B & W:
- provate a previsualizzare l’immagine in bianco e nero prima di riprenderla;
- imparare a usare filtri colorati in fase di scatto, o in post-produzione (è possibile sia in Lightroom, sia in Camera Raw);
- il contrasto è importantissimo nel bianco e nero, imparate a gestirlo al meglio, sin dalla fase di scatto, esponendo nel modo più adatto per raggiungere il vostro risultato;
- ricordatevi di usare il bianco, il bianco e nero non è solo “toni di grigio”;
- usate la nitidezza;
- imparate a lavorare con le selezioni, regolando selettivamente contrasto, nitidezza e tutti i parametri che vi interessano in zone differenti dell’immagine. Potreste, per esempio, volere rendere più “dura” una certa zona e più “morbida” un’altra.
Detto ciò, possiamo condurre un divertente esperimento per capire quale differenza ci sia tra una semplice conversione dal colore al bianco e nero e una fotografia pensata come tale.
Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un articolo sull’edizione Web di un grande quotidiano nazionale a proposito di un servizio online (https://demos.algorithmia.com/colorize-photos/), basato su intelligenza artificiale, in grado di trasformare vecchie foto in bianco e nero in immagini a colori.
Di seguito la sequenza del mio esperimento:
- L’immagine così come l’ho scattata in RAW, unico intervento l’applicazione del bilanciamento del bianco.
- La fotografia semplicemente convertita in toni di grigio.
- La riconversione dell’immagine 2 in foto a colori, tramite la non troppo intelligente intelligenza artificiale (https://demos.algorithmia.com/colorize-photos/). Confrontatela con l’originale 1.
- Il bianco e nero post prodotto per renderlo così come lo immaginavo mentre scattavo la foto. Anche in questo caso, è interessante il confronto, questa volta con la semplice conversione 2.
Insomma, per ora lasciamo perdere gli algoritmi e riconosciamo la giusta dignità alla fotografia in bianco e nero, considerandola un linguaggio differente e complementare rispetto al colore, non una sua semplice derivazione.
Giorgio Sitta
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