Cinque strategie per concentrarci meglio
Social network, internet televisione, radio, cellulari, numeri di telefono Voip, Skype: sono tutti fantastici strumenti per comunicare e per informarsi, ma spesso la contropartita è eccessiva e si traduce nella distrazione continua.
Ne risentono produttività e concentrazione.
Provare per credere: più avanti vi descriverò cinque semplici soluzioni che per me funzionano ottimamente, ma vi sono moltissime strategie per vivere meno “virtualmente connessi” e più “focalizzati”, sta a voi trovare la vostra “formula magica“!
Dividere produzione e comunicazione
Quando lavoro comunico poco: o, in altre parole, se fotografo (ovviamente!), scrivo, lavoro a progetti, postproduzione o altro mi dimentico completamente di Internet.
Da tempo, per esempio, ho disabilitato il download temporalizzato delle mail. Leggo la posta elettronica quando voglio io e, soprattutto, quando posso farlo.
Allo stesso modo, molti miei colleghi e amici non hanno nemmeno collegato i computer che usano per produrre e postprodurre a Internet, dedicando a navigazione e posta una stazione dedicata.
MP3 killed the radio star
Se, come me, spesso lavorate da soli davanti al computer, potreste cedere alla tentazione di “farvi fare compagnia” dalla radio. Nulla di più deleterio, almeno per me, a meno che non sia una radio di pura programmazione musicale. Io preferisco ascoltare la radio alla sera o in macchina, usando quando lavoro la riproduzione casuale della mia raccolta di MP3.
Troppa comodità nuoce
Senza eccedere in situazioni troppo “spartane”, ho notato da un po’ che una sedia troppo comoda, per esempio, influisce negativamente sulla mia produttività. Non dico di lavorare in una cella monacale, ma sicuramente in una stanza abbastanza essenziale (nella quale non è, peraltro, appesa nemmeno una foto). Nei miei cambi di residenza ho sempre riservato all’utilizzo di studio la stanza più luminosa, sistemando invariabilmente tavoli e scrivanie in modo che la finestra fosse di lato.
Un solo telefono, silenzioso
Sì, almeno nelle ore nelle quali ci dobbiamo concentrare, usiamo un solo telefono, possibilmente quello sul quale ci possono raggiungere solo le chiamate veramente importanti. Tutto il resto può attendere qualche ora nella segreteria, senza troppi traumi. Io opto per il cellulare, silenziandone la suoneria.
Carta e penna
Spesso io trovo più comodo scrivere normalmente su un foglio di carta, piuttosto che passare, per esempio, in un forzoso multitasking tra Photoshop e Word. Uso quindi il computer per l’attività principale (postproduzione, scrittura articoli o libri, blogging, mappe mentali, …), scrivendo su un blocco liste da spuntare, appunti e così via.
Come potete immaginare non sono grosse rinunce e, credetemi, grazie a questi piccoli accorgimenti, da tempo lavoro meglio. Generalmente, se la mia attività è stanziale, dedico la mattina alle attività di routine e di relazione, quindi sono “connesso a 360°“, mentre nel pomeriggio, quando so di rendere meglio, entro nella fase di “isolamento selettivo“.
Giorgio Sitta
A partire da Giovedì 8 maggio 2019. MASTERCLASS: Fotografia commerciale e Storytelling
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