Olympus OM-1. La prima e l’ultima

di Luca Boratto.

La storiella che vi voglio raccontare questa volta riguarda una fotocamera che mi sta particolarmente a cuore, la Olympus OM-1 e questa volta, ve la voglio raccontare, non solo per l’affetto che provo per questo pezzetto di ferro, molle ed ingranaggi, ma soprattutto per farmi dire “bravo” e crogiolarmi un po’ nel successo dell’operazione appena compiuta e nell’illusione di essere diventato un bravo riparatore, un Benatti di antica memoria.

Tutto comincia nell’ormai lontano 1976, quando, dopo aver iniziato qualche anno prima il mio percorso fotografico con un paio di fotocamere Fujica, la ST-701 prima e poi la ST-801, mi sono evoluto approdando ad una reflex più performante, con un sistema più completo.
In realtà sarebbe più giusto dire “ci siamo evoluti”, perché in realtà la scelta della Olympus OM-1 fu di mio fratello Fabrizio, con il quale condivido da allora mezzi, materiali e passione.

 

 

Ora si, la mia OM-1 può entrare a buon diritto nella valigia Olympus OM, insieme a OM-2N, OM-20, un bel po’ di Zuiko tra i più classici, vetrini, motori, flash, filtri, adattatori, ma sopratutto riempiendo la valigia di tanti, tanti ricordi che la piccola Olympus ha saputo riportare alla mente.

Bentornata!

Luca Boratto

 

 

 

12 Comments

    1. LUCA BORATTO Post author Reply

      Vero!
      Grazie all’intervento è tornata come nuova e ho imparato una cosina in più che non sapevo della OM-1 prima serie.
      Grazie per la tua attenzione Sergio.

  1. Alessandro Ligi Reply

    Incredibile!!!!
    ….ho acquistato la mia Olympus om-1 in Inghilterra…ho anche un cognato che si chiama Luca negli Sates !! Che coincidenza!!!
    Ho scelto una Om-1 per rispolverare la pellicola…anche se in realtà sono alla prima esperienza pellicola/reflex.

    Grande lavoro di manutenzione. Bravissimo.

    1. LUCA BORATTO Post author Reply

      Grazie Alessandro per il tuo commento.
      In realtà il lavoro non è stato così impegnativo e il risultato è stato di notevole soddisfazione.
      Ti auguro altrettanta soddisfazione nell’uso della tua OM-1

  2. Davide Tambuchi Reply

    Un paio d’anni fa ho acquistato in un negozio di fiducia della mia Como una OM-1n a prezzo convenientissimo. Sapendo del problema della spugnetta che si scioglie, e che come mi diceva il mio riparatore di fiducia può rovinare l’argentatura del pentaprima, mi sono rivolto a lui per toglierla e sostituirla con un materiale moderno ed inerte. E’ una gran bella macchina, specie col 50/1,4 tuttavia tra le “regine delle reflex” gli preferisco la Pentax MX come ergonomia e come compattezza (la ghiera dei tempi coassiale all’attacco portaobiettivo della OM-1 la rende meno compatta). Un consiglio: su entrambi queste macchine ho montato un vetrino senza stigo a immagini spezzate, con solo piccoli microprismi centrali; questi vetrini di ricambio sono difficili da trovare ma poi credetemi, non avere lo spezzamento dell’immagine aiuta, anche a non distrarsi dalla composizione.

    1. LUCA BORATTO Post author Reply

      Concordo con Davide per la scelta del vetrino con microprismi e poi, a ben guardare, la prima serie di OM-1, usciva con il vetrino tipo 1-1 (matt con microprismi centrali) ed è quello che ho scelto come “standard” per la OM-1.
      Qualche anno dopo, Olympus propose anche il tipo 1-13, con area matt, immagine spezzata in centro con corona di microprismi, per un gusto più “universale”.
      Apprezzo invece il selettore dei tempi intorno alla baionetta di innesto ottiche.
      Carina anche la Pentax MX, che possiedo insieme a Spotmatic SPII, Spotmatic F e K2, ma tra MX e OM-1, il cuore batte più forte con quest’ultima…
      Di certo saranno i ricordi che mi legano a lei

  3. Marcello Rocchi Reply

    Ciao ….credimi questo articolo sembra scritto per me….. accidenti che grande hai fatto tutto da solo…in breve ti racconto la mia di storia .
    Premetto che io ho il tuo stesso amore per questa camera da sempre ho una OM-1 MD che ho sempre tenuto come l’oro quanti scatti mi ha regalato compagna di molte avventure,ricordo che la comprai usata da un negozio molto onesto e preparato…Fototre mi sembra che si chiami era nei pressi della stadio a Firenze. Circa 6 mesi fa mi sono accorto mi sono accorto che nella parte bassa del mirino ho anche io delle macchioline verdastre e mi sono veramente girate le scatole…mi hanno detto che è appunto il pentaprisma e io ne ho comprata un altra per farlo eventualmente sostituire, ancora oggi le ho li tutte e due e non ho trovato il coraggio di farlo .
    Ma adesso mi hai dato una nuova speranza perchè innanzitutto tu ce l’hai fata da solo… forse potrei farcela anche io dopo tutto anche io non mi manca la manualità ma soprattutto tu non parli di sostituzione di prisma ma pulizia, mi puoi dare più info….., qualche consiglio??
    Se mi contatti mi fa un piacere enorme
    Ciao
    Grazie comunque

    1. LUCA BORATTO Post author Reply

      Ciao Marcello,
      perdonami se ti rispondo solo adesso, ma i mille impegni davanti al computer per lavoro mi hanno tenuto un po’ distante da questi giochi.
      Innanzitutto grazie per la tua attenzione; mi fa piacere aver stimolato in te la voglia di provare.
      Ti assicuro che con un po’ di manualità e qualche tecnica di origine modellistica puoi fare da te il lavoro senza problemi.
      Ti suggerisco solo di dotarti dell’attrezzatura adatta. Spesso ad usare utensili non idonei si fanno danni a volta irreversibili.
      Non serve molto, bastano le cose che vedi nelle fotografie. Nello specifico, le due chiavi regolabili a punta e a taglio le ho comperate da Adriano Lolli, tutto il resto probabilmente lo hai già in casa.
      Ritagliati un momento di tranquillità per poter procedere con calma. Ultimo consiglio, per la sequenza di operazioni, ti suggerisco di seguire il tutorial su You Tube di Fix Old Camera.
      Io pezzi non ne ho sostituiti, ma solo puliti.
      Fai molta attenzione alle briciole di “foam” che troverai incollate al mirino e al pentaprisma! Fai che non finiscano tra gli ingranaggi o si insinuino nella aperture del telaio verso l’otturatore.
      E’ un materiale colloso/gommoso che va rimosso pezzetto per pezzetto con calma.
      Se dovessi pulire il prisma, usa un panno morbido, la classica pezzetta per gli occhiali va benissimo, ammesso che sia “immacolata” e per rimuovere le eventuali macchie aiutati con dell’alcool isopropilico che non lascia aloni.
      Buon lavoro!

    1. LUCA BORATTO Post author Reply

      Grazie Alessandro.
      E’ più facile di quanto si possa immaginare, ma i tuoi complimenti mi fanno comunque piacere!

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