Fotografia e Ispirazione: Eh la Musica!

Viviamo un epoca di workshop e corsi di fotografia, di ogni genere. Siamo arrivati al punto che ci offrono corsi “gratuiti”, si parte da corsi di base, si procede a zig-zag tra editing e storytelling, si arriva a corsi per diventare ricchi e famosi vendendo le nostre fotografie. Chi rifiuta i corsi si tuffa in letture concettuose e a volte quasi indigeribili sulla fotografia. Spesso quello che ci manca per esprimerci fotograficamente al meglio è un’ispirazione, un’idea. Sono sempre necessarie? Professionalmente capita di avere incarichi assai precisi. Devi fotografare un matrimonio, un giardino, una bottiglia, quant’altro. È un punto a favore per partire, si ha un tema, ineluttabile, si deve svolgerlo al meglio. Non puoi consegnare una fotografia di un tramonto se ti hanno commissionato di fotografare una bottiglia. Conta il come, ci si deve fare venire un’idea per realizzare il tema.

Sotto questo punto di vista il fotoamatore, il dilettante, è apparentemente facilitato. Ha carta bianca, può fotografare quello che vuole, come vuole. Può essere inebriante, ma alla fin fine se non si hanno dei paletti che delimitino la nostra azione può essere dispersiva, non portare da nessuna parte, non darci alcun piacere.
Non di rado si cerca l’ispirazione o una motivazione in altre arti. A volte nelle arti pittoriche, magari studiando Caravaggio per imparare a usare la luce, la penombra, il buio. Col risultato poi di sentirci dire: “oh che bella foto…. Sembra un quadro!”

Altre volte si cerca si coniugare la nostra fotografia a una poesia, o un racconto scritto, prendendo per buono che essendo la fotografia scrivere con la luce possa essere assimilata alla lingua scritta.

 

© Joseph Benny. Club Matiné

 

In parte è vero, ma la fotografia può scrivere solo al presente, che viene letto come passato. Fotografia e scrittura non usano la stessa grammatica, la stessa sintassi. Un nesso stretto può esserci ma è simbolico e astratto.

Altre volte ancora si può trarre ispirazione dalla musica, da una canzone… Già ma cos’è una canzone? Forse uno che lo ha spiegato assai bene è Francesco Guccini, “Una canzone”provate a leggerne con attenzione il testo, provate a scrivere fotografia quando lui scrive canzone… ci sta, la similitudine tra canzone e fotografia mi sembra evidente.

“(una fotografia) se ti ha afferrato ti rimane per sempre in mente e la scrive gente quasi normale ma con l’anima come un bambino”… “ La fotografia può aprirti il cuore con la ragione o col sentimento, fatta di pane, vino, sudore, lunga una vita, lunga un momento”… “può nascere da un male oscuro che è difficile diagnosticare fra il passato appesa e il futuro, lì presente e pronta a scappare e la fotografia diventa un sasso lama, martello, una polveriera che a volte morde e colpisce basso e a volte sventola come bandiera.

 

© Richard Avedon. Bob Dylan

 

Viviamo ahimè in un epoca nella quale le arti, tutte, sono disgregate, forse perché non sono collegate, connesse, non respirano insieme. Forse le arti per risorgere dovrebbero prendersi per mano, respirare insieme.

Agli albori il cinema era muto la musica d’accompagnamento veniva suonata durante la proiezione. Ciò avvenne sino a circa il 1927.
Charlie Chaplin fu un grande fautore del cinema muto il primo suo primo film col sonoro fu ‘Il Grande Dittatore’, nel 1940.

il sodalizio tra cinema e musica continua tutt’ora. Impossibile pensare al film “Per un pugno di dollari” senza che ci torni alla men te la colonna sonora composta da Ennio Morricone il rapporto tra fotografia è musica è forzatamente diverso, i fotogrammi della pellicola nel film scorrono con la musica. La fotografia è immagine fissa.

 

© Richard Avedon. David Bowie

 

Tuttavia con l’attuale diffusione del multimediale non di rado fotografi montano brevi video con i loro progetti. Non di rado l’esposizione fotografica di un progetto subisce tagli furiosi di selezione, dato il costo delle stampe. Allora è ottima cosa montare in un video il progetto completo, curando con attenzione l’editing sopratutto per quanto riguarda la sequenza delle immagini, esaltando l’impatto visivo con una appropriata colonna sonora musicale. In questo modo il video può essere caricato su Youtube e diffuso in un canale dell’autore. Quindi rimane anche dopo l’esposizione.

Tuttavia è opportuno scegliere una colonna sonora esente da Copyrights. Oppure comporla.

Molti amici oltre che abili fotografi sono ottimi musicisti, a volte scindono le due cose, altre volte le mescolano.
Renato Greco, un carissimo amico, professionalmente lavora come come fotografo e operatore dell’Ufficio Stampa del Comune di Venezia.

Ecco un suo slideshow sulla Laguna di Venezia, con musica e foto fatte ad hoc.

Come musicista è un interprete ed autore di musica brasiliana, ha suonato e collaborato con musicisti importanti, qui il suo sito dedicato alla musica e il suo canale su YouTube. Beh raggiungere 4,2K di visualizzazioni non è da tutti!

 

© Richard Avedon Beatles

 

Prima che video diffusi su Youtube ci rendessero noti moltissimi musicisti mentre suonano in concerti, il loro ritratti, le loro espressioni mentre suonavano, erano sulle copertine dei dischi.

Molti bravissimi fotografi immortalarono e ci resero visivamente conosciuti musicisti e gruppi.

 

© Richard Avedon. Janis Joplin. 1977

 

Famosissimi i ritratti di Richard Avedon a tutto lo star system che ruotava intorno a cinema e musica.

Nato circa due decenni più tardi, notissimo in Italia e anche all’estero Giuseppe Pino.

Davvero straordinariamente suggestivo e interpretativo nei suoi ritratti di musicisti.

 

 

Importante, bravo, anche Luciano Viti che lavorò moltissimo per il “TV Radiocorriere” dal 1982 al 1995, bellissimi i suoi trittici.

Ma i tempi cambiano, non ci sono più nuovi grandi interpreti da fotografare, molte riviste musicali hanno chiuso, non si vendono più nemmeno i CD.

 

 

Tramonta un era e il bellissimo, quasi simbiotico, intreccio tra fotografi e musicisti praticamente si estingue.

Ciononostante, andando a ritroso nel tempo ci sono moltissimi fotografi che meritano di essere scoperti o riscoperti.

Meno noto ma bravissimo Benny A Joseph nato nel 1924 in America.

 

 

 

 

Contribui alla conoscenza del Blues, Rhythm and Blues e dell’ambiente che vi girava intorno.

Interessantissimo anche il lavoro di Jean Pierre Maurer eccelso anche come fotografo di still life e architettura. Un curriculum da paura alle spalle, le sue foto di bluesman e jazzisti sono prima di tutto impressioni, emozional.

Meraviglioso il lavoro in America di Vincenzo Castella.

 

© Vincenzo Castella

 

Nasceva da un rapporto intenso col blues del quale era ottimo interprete, prima di diventare fotografo, inseguito famoso grazie alla partecipazione a ‘Viaggio in Italia’ e molti altri lavori.

Nel 1975 Vincenzo, poco più che ventenne, partì insieme a Giambattista Marcucci, antropologo ed esperto di blues.

Li conoscevo bene, ricordo i lunghi e minuziosi preparativi per la partenza.

Trascorsero quattro mesi nel sud degli Stati Uniti, nelle zone vicine al fiume Mississippi, alla ricerca degli ultimi bluesmen

 

© Vincenzo Castella

 

Vincenzo, (per me Enzo) li fotografò, suonarono insieme a loro registrarono.

Un lavoro, intenso meraviglioso, che sfociò anche in stupendi LP per la Albatros.

Uno stupendo periodo, ormai lontano nel tempo.

Un periodo di intrecci e contaminazioni, influenze forse anche reciproche che sembra estinto o quasi, che potrebbe rivivere., quantomeno sarebbe auspicabile ma temo che il vento non soffi da quella parte.

 

© Vincenzo Castella

 

Così ci si chiude in se stessi nel proprio privato, il rapporto con la musica resta intenso ma intimo, serve come ispirazione, per fotografare altro, un feeling comunque vicino alla musica, spesso intriso di blues, di jazz, di saudade, di musica classica o altro.

Così fa Cristiano Vassalli per i lavori lungo il suo fiume in Lomellina, il suo Mississippi, lì nascono molte sue fotografie, lì scorre il suo blues.

Oh mi raccomando anche i link sono importanti, fanno parte della documentazione…se volete approfondire, visitateli!

 

Giorgio Rossi.

Semplicemente Fotografare.

 

 

© Vincenzo Castella

 

 

 

 

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