Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti”.

Il brano di Hemingway da Il Vecchio e Il Mare mi è tornato in mente come un lampo di luce, mentre alzavo la macchina fotografica e lo inquadravo per fissare sull’argento della pellicola un nuovo, meraviglioso ricordo: quello di un vecchio pescatore che ha appena finito la sua fatica.

Sono sulla spiaggia di Kedonganan, nella parte sud di Bali in Indonesia, e le barche stanno tornando da una eccezionale nottata di pesca, una di quelle che si ricordano e si raccontano per evocarne ancora la fortuna.

 

 

Era considerata una virtù non parlare se non in caso di necessità, sul mare, e il vecchio l’aveva considerata tale e l’aveva rispettata. Ma ora diceva spesso ad alta voce i suoi pensieri poiché non vi era nessuno che potesse esserne disturbato.”

Le tipiche barche balinesi continuano ad arrivare: ceste vengono prese, trasportate a mano o sulla testa, dalla battigia su fino alla pesa, e poi sui furgoni o nelle bancarelle del mercato che sorge alle mie spalle sotto un basso capannone in lamiera ondulata.

Mully mi fa da interprete, mentre il vecchio sorride stringendo un pacco di rupie. È stata una buona nottata, pesci hanno mutato mani, ricevendo in cambio carta moneta sdrucita, e il pescatore si prepara a festeggiare stasera: una donna, un piatto di babi guling (il maialino da latte cotto sullo spiedo, ripieno di spezie e cocco), una birra Bintag.

Continuo a camminare, con i piedi sulla sabbia umida, al collo un paio di macchine fotografiche, nelle narici l’odore del mare, negli occhi dei ricordi di un altro gran bel momento di vita vissuta.

 

 

 

 

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