Ho incontrato YC (Yip Yew Chong), un artista di Singapore, che da alcuni anni ha abbandonato la sua professione di contabile, per abbracciare completamente la sua abilità di narrare la storia di questa città attraverso i suoi muri.
Impossibile non notare i suoi lavori, soprattutto qui a Chinatown. “Sono nato in quella casa”, mi dice, indicandomi un vecchio edificio dietro Temple, “e ho passato qui intorno la mia infanzia: dipingo sui muri i miei ricordi, senza un lavoro di preparazione, ma lasciando che l’immagine si costruisca e completi da sola”.
Affascinante farsi qui dare da lui attraverso i suoi muri: “Quella donna, dipinta nell’angolo alla cassa, è mia madre. Alle sue spalle il calendario è fisso sulla mia data di nascita, Il nome del negozio è quello di mia zia, che puoi anche vedere qui con il cappello in testa mentre frigge delle polpette di pesce”.
“Mio padre sta versando il tea, e questi sono veramente due suoi vecchi amici. L’insegna sul negozio dice ‘Cibi di Importazione’ che ancora negli anni ‘70 era un sinonimo di qualità nel contesto dei mercati qui a Chinatown, e puoi riconoscere il pesce essiccato che arrivava dalla China, mentre le verdure fanno parte della nostra dieta, e arrivavano dalla vicina Malaysia“.
Continua a raccontarmi i camei delle sue immagini, fino al suo ritratto da bambino, scherzoso, posizionato a cavallo di una vera buca delle lettere. “Fino al 2018 ho bilanciato il mio lavoro con l’attività di artista, poi ho deciso di fare quello che mi appassiona, grazie al successo che i miei disegni cominciavano ad avere. Oggi ho molte richieste, anche da privati che vogliono le loro ville affrescate in modo unico, ma soprattutto da chi vuole recuperare un muro che altrimenti offrirebbe una vista abbastanza banale ai passanti”
YC tiene regolarmente poster dei suoi lavori qui a Singapore, e ha un interessante catalogo di disegni disponibile on line. Il suo prossimo lavoro, dopo questo a Temple qui a Chinatown, è nella Dignity Kitchen: un hawker center che ha anche una scuola di formazione per offrire prospettive professionali a giovani disabili. Ha chiamato a raccolta chiunque volesse collaborare al suo disegno, realizzando un happening di creatività solidale.
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