Conoscete il vecchio trucco in uso nel cinema di avvolgere l’obiettivo con una calza da donna per ottenere un effetto di soffusità?

Era un espediente artigianale che certo trovava ben più sofisticate alternative, ma aver menzionato la circostanza c’introduce all’argomento dei veli.

Già, veli.

Nel caso dell’obiettivo esso s’interponeva in maniera totalizzante: la sua azione interpositoria s’esplicava  sulla globalità dell’immagine, senza influenzarla contenutisticamente.

Senza influenzarla contenutisticamente?

Sì, proprio per la summentovata azione interpositoria: non si trova nella scena e neppure all’interno della fotocamera.

Ma veli, nell’inquadratura, possono danzare.

Costituire spartiacque, od osmosi.

Spartiacque od osmosi?

Osserviamo la fotografia di Biljana Radojicic, se V’aggrada.

Mirabile composizione in mirabile tessitura di grigi.

Il velo parzialmente filtra, nel medio campo del terreno, ma non è questa la funzione ch’importa, qui.

L’eleganza del gesto grafico, piuttosto.

La ieratica figura della modella – il nero profondo della veste, svettante e rigorosa ad un tempo, suggestivamente e tonalmente dialoga con la densa massa arborea, sullo sfondo – compie un gesto artiale, che si fa grafico allorché disegna nell’aria una trama che conduce altrove.

Vi è una dinamica meccanicità, qui.

E’ quasi un ossimoro, ma designa la giustapposizione tra nettezza di tracciato e aerità d’espressione, che s’incammina verso astrazione.

Vi è una asciuttezza formale che non rinnega protensione verso Natura, solo sfiorata ma pudicamente vagheggiata.

Francis Willey, poi.

Dallo spartiacque all’osmosi, qui.

Una ulteriore magistrale prova, ove il velo – il drappo, il copricapo, qualsivoglia sua declinazione – si concede giacere.

Sì, si concede giacere.

Accarezza il masso – Natura antica – e allo stesso tempo si frappone alla figura.

Figura che indossa il suo contraltare, sul capo avvolto.

Ancora, dialogo.

L’organico umano, quello vegetale, e l’inorganico.

Gli elementi inducono collocazioni, se non separazioni.

Ciò avviene nel contesto di un sublime equilibrio cromatico.

Il verde contrappunta, il marrone regna.

Sì, regna.

Dispensa preziosità badando ad intrinsecità (le peculiarità dei singoli fattori) e distribuendo pesi.

Ecco, la Fotografia: trarre, a maestà elevando.

 

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Claudio Trezzani

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