Vedere il movimento

Ventiquattro fotogrammi al secondo.

Venticinque, trenta, sessanta.

La simulazione del movimento traverso giustapposizione di consecutive fotografie, a ciascuna cadenza peculiare sapore.

Slowmotion, timelapse, hyperlapse.

La postura, poi.

Uno scultoreo discobolo la cui plastica rotazione del torso più che presagire il movimento, lo anticipa con viva protensione.

Luo Li Rong, suo bronzo, ora.

La donna è compresa nel compito, ma ad un tempo se ne astrae.

Perché la determinazione del gesto è temperata dall’aristocratica levità del sorriso.

Un giudice che dirime una controversia con quieta equanimità.

Un femmineo separatore di acque che toglie a Mosè ogni indizio di tragica gravità.

Una bellezza al bagno che soppesa ieraticità con ludico distacco.

Creatice di materia, la donna.

L’ha fatta lei, la massa bianca circolare.

Ne risulta avviluppata, ma non imbrigliata.

Può scagliarla via, se vuole.

E ci fa vedere il movimento.

Spesso, ma esito definirlo greve.

Come acqua che diviene ghiaccio.

Possente ma cristallino, va verso l’aereo.

È limite la cesura?

Ovvero, lasciare sospeso il cerchio non contraddice il continuum?

No.

Se l’infinito è inesprimibile, la potenza è della sintesi.

Ecco, Anna Calabrese.

Mirabile la sua visione del movimento.

E del tempo.

Principiamo da quest’ultimo, che giace con dinamica ossimorica inerzia.

Perché grondano passato, quei muri.

Stratificazioni, ergo cose su cose accadute.

Poi arriva il bambino.

È l’ultimo temporale strato, momentaneamente.

Presto fuggirà, impollinatore d’alieni scenari.

È acqua, non pietra.

La goccia di un fiume, induce vertigine quando vediamo da riva scorrere il liquido elemento considerare che quella goccia giungerà al mare.

Ma al momento il bambino/impollinatore acqua è lì.

Cinetico ma d’innervata definizione.

Una forma scandita, potente nella concentrata furia.

Sì, Cartier Bresson.

Con una disperazione inconsapevole, qui.

Ma il segno è vigoroso.

Non ineluttabile, è la sua forza.

Poteva non irrompere; lo ha fatto.

 

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Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/account/artworks/874534

 

 

 

 

 

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