Mi sono più volte occupato di Arte Involontaria in Fotografia.
E tuttavia, esistono diversi approcci che discendono da differenti presupposti.
O meglio: la scaturigine dell’esito può derivare da una molteplicità di categorie concettuali.
Il punto di partenza è il divenire cosa altra rispetto alla letteralità della funzione.
Funzione che spesso è industriale o archeoindustriale.
Industriale quando il manufatto è ancora attivo in accezione produttiva, ed allora il trasferimento da funzione ad espressione è netto: tra le tre fotografie a corredo di questo brano, quella dronuale che ritrae in prospettiva zenitale una struttura sull’acqua sancisce il passaggio da una realizzazione pensata per utilizzo lavorativo ad una pura astrazione che si nutre di forme e grafismi.
Nel caso di una situazione archeoindustriale, invece, nell’equazione sovente entra l’apporto corrosivo degli agenti atmosferici e la graduale riappropriazione del sito da parte della vegetazione, in tal guisa intessendo una fitta ed imprevedibile rete relazionale.
La corrosione è dunque un gesto involontario che si sovrappone ad un oggetto statico, e con ciò fornisce volontarietà interpretativa al ritrattore.
Ma vi sono vari livelli di volontarietà/involontarietà, e ciò anche solo soffermandosi sul gesto del posatore, senza ancora addentrarsi in ciò che farà in seguito il fotografo.
È il caso della gettata di cemento al suolo.
Chi ha fatto colare il bitume poteva averlo fatto per colmare un piccola porzione d’asfalto, oppure il materiale è semplicemente sfuggito in modo accidentale.
E ciò ha generato una insperata opportunità – opportunità di ottenere un’opera di stampo pittorico ignara di sé – durante una sessione fotografica che s’incentrava su altro.
Indi viene la terza configurazione esaminata in questo articolo:
La porzione di muro.
Sapete, ci vuole poco per queste cose.
Nel capoluogo lombardo c’è una strada che viene chiamata “I caraibi di Milano” per il solo fatto che le facciate delle case presentano colori pastello.
Similarmente, basta un pò di vernice azzurra sulle persiane per conferire una atmosfera in stile provenzale.
O una contrapposizione accesa di bianco e blu per evocare isole greche.
Nel presente caso si è puramente trattato di una via entro un piccolo paese agricolo.
I colori veementemente danzano, ma anche palo, grondaia e cavo posseggono una loro scultorea vigorosità.
E la chiave è: stringere.
Più l’inquadratura presenta un ridotto angolo di campo, maggiore è la virtuosa spogliazione dell’istanza funzionale.
Meno elementi sono compresi nel fotogramma, minore è la facoltà – ai nostri fini: il rischio – di riconoscere la corrispondenza del veduto con il segno complessivo, ovvero con la pragmatica intellegibilità.
Dunque, elidere stringendo.
Cioè scegliere.
E’ scegliendo che s’incarna il desiderio d’andare oltre.
Quell’oltre ove il sogno nasce da una realtà nelle pieghe agognata.
All rights reserved
Claudio Trezzani
https://www.saatchiart.com/claudiotrezzani
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo sito web può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico o in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizzazione scritta dell’Editore. Le riproduzioni per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da New Old Camera srl, viale San Michele del Carso 4, 20144 Milano. info@newoldcamera.it
All rights are reserved. No part of this web site may be reproduced, stored or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical or photocopy on disk or in any other way, including cinema, radio, television, without the written permission of the publisher. The reproductions for purposes of a professional or commercial use or for any use other than personal use can be made as a result of specific authorization issued by the New Old Camera srl, viale San Michele del Carso 4, 20144 Milan, Italy. info@newoldcamera.it
©2022 NOC Sensei – New Old Camera Srl
Lascia un commento