Tecnica & Poesia

Sto seguendo con compiacimento il diffondersi della videocamera che Red ha denominato Komodo.

Sapete, in videografia un global shutter preserva dall’effetto inclinazione nelle panoramiche laterali che può verificarsi in un modello dotato di rolling shutter.

Però con un otturatore che funziona scansendo ogni volta l’intero fotogramma talvolta si fatica avere una ampia gamma dinamica, e si combatte un poco di più con il disturbo da amplificazione del segnale.

Ebbene, nel Komodo entrambe questi aspetti sono migliorati.

Proseguiamo, se V’aggrada.

Pensate che i vlogger possono usare solo dispositivi lillupuziani?

Certo, certo, per loro la maneggevolezza è una priorità.

Però sono lieto di annunziare urbi et orbi che la Komodo ha un face detection che funziona decentemente.

Il riconoscimento del volto su di una macchina a vocazione cinematografica?

Se la tecnologia avanza, è un peccato non coglierla, la mela.

Certe cose non appartenevano al nostro orizzonte mentale non perché non fossero vessillifere d’istanze promettenti, ma solo perché si pensava non fossero attingibili.

Ora che lo sono, giova riconsiderare l’utilizzo.

Recentemente un – peraltro molto bravo – fotografo mi ha detto che a lui non serve uno schermo basculante perché all’occorrenza si sdraia a terra.

Stupidaggini.

Oh, anch’io certe volte ho chiesto al Presidente della Repubblica – o a quelli di Stoccolma l’agognato riconoscimento – delle medaglie al valore perché mi sono graffiato il musino tra gli arbusti nel raggiungere un sito fotografico disagevole.

Epperò avere la faccia sporca di foglie non costituisce condicio sine qua non per andare a caccia di poesia.

L’altro giorno, per esempio.

Ho notato la poesia ai miei piedi e l’ho racchiusa in 24 MP non annacquati da un filtro passa-basso senza neanche chiedere una indennità di rotula alla Mutua Fotografi, od un trattamento lombare per sovrasollecitazione degli erettori spinali.

D’accordo, la sofferenza può avere valore catartico.

Ma quando la tecnica consente di volgersi alla poesia con limpido agio, lo sguardo corre grato alla prima e riconoscente da parte della seconda.

 

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Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/account/artworks/874534

 

 

 

 

 

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