Still or not still

To be or not to be.

La traduciamo con “essere o non essere”, è la celebre frase shakespeariana.

Ritenete il drammaturgo inglese ne avrebbe proferito una variante – still or not still – al cospetto di un torrente?

Oh, William non pareva avere un buon rapporto con i torrenti.

Nello stesso Amleto fa capitare una cosa brutta ad Ofelia, e nel Cimbalino nel torrente ci finisce addirittura una testa mozzata.

Epperò, secondo me Shakespeare still or not still lo avrebbe fatto dire a qualche suo personaggio, se la macchina fotografica alla sua epoca fosse già stata inventata.

Già, di questo si tratta: declinare al modo shakespeariano il dilemma se fotografare o videografare, in un ben determinato contesto.

Il contesto di un ruscello, ca va sans dire.

Sapete, in gergo fotografico still è una fotografia, contrapposta ad un filmato per non avere movimento in fieri.

Ma è tutta qui la differenza?

No, ed è difficile stabilire se per fortuna o sfortuna.

La faccenda dell’acqua resa setosa traverso prolungato tempo d’otturazione la conoscete già.

Molti secondi, anche svariati minuti.

Con i video non si può fare.

Il limite è costituito dal frame/rate, non potendosi scendere sotto il suo valore.

Il che rappresenta un ostacolo da tener presente anche a proposito della raccolta di luce: non a caso Sony – nella sua fortunata serie A – prevede una risoluzione minore per i modelli espressamente vocati alla realizzazione di video, onde contrastare il rumore da amplificazione del segnale con una maggior superficie del singolo pixel.

Certo, si possono creare vari effetti – tra cui timelapses e motionlapses – giostrando con i parametri, ma non esattamente quella cosa lì dell’acqua di velluto.

A corredo di questo brano ci sono tre files che illustrano la situazione specifica.

A parità di luogo e tempo – un’unica consecutiva sessione – gli esiti si divaricano.

Abbiamo la fotografia coi tempi lunghi e la …fotografia con l’acqua non più morbida.

…fotografia?

No, non lo è: è un fotogramma estrapolato da questo filmato, il quale esprime limiti ed opportunità insiti nella diversa ritrazione continua.

Limiti ed opportunità, appunto.

Opportunità e direzioni, inoltre.

Così è il mondo della narrazione per immagini: la tipicità di una soluzione reca invalicabilità e ad un tempo possibilità.

In un modo cose non è consentito fare, ma vi è facoltà di realizzare cose non possibili all’altro modo, e viceversa.

Fotografia come la vita, ed insomma.

O del fare di necessità virtù.

 

All rights reserved

Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/claudiotrezzani

 

 

 

 

 

 

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo sito web può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico o in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizzazione scritta dell’Editore. Le riproduzioni per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da New Old Camera srl, viale San Michele del Carso 4, 20144 Milano. info@newoldcamera.it

All rights are reserved. No part of this web site may be reproduced, stored or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical or photocopy on disk or in any other way, including cinema, radio, television, without the written permission of the publisher. The reproductions for purposes of a professional or commercial use or for any use other than personal use can be made as a result of specific authorization issued by the New Old Camera srl, viale San Michele del Carso 4, 20144 Milan, Italy. info@newoldcamera.it

©2021 NOC Sensei – New Old Camera Srl

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Alert: Contenuto protetto!