Uomo fa.
Uomo fa e Natura integra.
Natura…
Essa fu in principio, eccomunque.
E ritorna.
Tetto d’edificio ad uso commerciale.
Serve essenzialità, e dedizione alla funzione.
Inquadratura dronuale in prospettiva zenitale denuncia separazione e simmetria.
Così permarrà, solo marginali sedimentarietà e sbreghi tenteranno turbare il generale impianto, senza riuscirci.
Salina, ora.
Ancora separazione e simmetria.
Vivezza, epperò.
Vivezza non per l’evidente rigoglio cromatico.
Piuttosto, a cagione dell’essere cosa viva.
Sì, una salina è cosa viva.
Opera dell’uomo scevra da staticità.
Sì, poiché a dispetto della stasi che parrebbe il portato del giacere in preordinati riquadri, seducenti sbavature avanzano.
Lungo il margine sinistro della cesura e dentro il riquadro destro, avanzano.
Il dinamismo risiede nella modificazione.
Variare è poetare.
A contare è l’alterazione.
Alterazione prodotta dalla Natura.
Uomo fa, Natura reinventa.
Ecco, la fotografia: inseguire alterazione, coronandola alterità.
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Claudio Trezzani
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