Joshep Nicéphore Niépce realizza una eliografia che raffigura una veduta dalla finestra di casa sua: da lì si suole far storicamente partire l’entusiasmante avventura della Fotografia.
Quel potente squarcio fra tetti rimarrà impresso nella mente di molti, ma oltre alla fondamentale e fondante importanza dell’evento, quella ritrazione reca un fascino particolare legato al soggetto.
È un musicale obbligato non però insuscettibile di variazioni: anche se la visuale è sempre quella – e persino se non contrappuntata dal passaggio di soggetti animati – c’è un modo per muovere l’immutabilità di ciò che si vede dalla finestra di casa propria: fare ricorso alla meteorologia.
Vento, pioggia, persino un fulmine.
E poi la notte, con la sua azione purificante.
Con una finale sfocatura, che rende intima fiammella ciò che s’originò come riflesso a terra:
https://www.saatchiart.com/account/artworks/874534
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