Anni Ottanta.
Volvo commissiona fotografia, che appare in forma cartacea su periodico specializzato.
Specializzato in automobili, l’immagine è pubblicitaria.
Eppure…
Questo “eppure…” fornisce il taglio e la riflessione.
Il taglio e la riflessione perchè questa fotografia è stata concepita con un fine terzo, che è quello di servire il committente per uno scopo che può anche esulare il linguaggio fotografico.
Anche esularlo poichè a contare qui non è l’espressione intrinseca ed autonoma della ritrazione, bensì la sua subordinazione a fomentare una pulsione.
La pulsione all’acquisto dell’articolo raffigurato, l’automobile.
Eppure…
Conta solo la Volvo tra le autovetture parcheggiate.
Le altre, addirittura, sono celate.
Ed è un punto saldo, statica come le architetture monumentali che la attorniano, e a dispetto dell’umano affacendarsi.
Sapete, usualmente per me è un delitto fotografare ancora quando lame di luce – indesiderate intruse – principiano introfularsi nell’inquadratura.
Non questa volta.
Perchè nonostante la porzione cuspidale del palazzo summitalmente violato dalla luce non sia il Monte Rosa, la parziale incursione del giorno è funzionale all’economia generale dell’immagine.
Ciò in quanto essa trova esatto speculare corrispettivo nel riflesso del lunotto.
Un morbido teal orange tra cielo e specchio da una parte, massa edificata dall’altra.
Potrebbe non essere stata pensata come facente parte dell’impianto subliminale complessivo – della sollecitazione semiocculta a prediligere il modello – questa corrispondenza.
Eppure…
Eppure è proprio questo accorgimento a connotare fortemente sul piano del linguaggio questa fotografia.
A renderla indipendente, felicemente avulsa dalla prostituzione funzionale.
Dalla prostituzione funzionale per cui è nata, l’istanza commerciale.
Ecco, la Fotografia.
Intenti convulsamente ribollono, e godono di un certo tasso d’avulsità.
Di un felice tasso d’avulsità.
Una cosa nata per una cosa, ne è derivata un’altra.
Ed è questa ulteriore che – da fotografi – delibiamo.
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Claudio Trezzani
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