Non solo diagonale

Victor Gabriel Gilbert (1847-1935), La Belle Endormie, 1890.

Ne debbo conoscenza alla prelibata sensibilità di Laura Dal Moro.

Vedete la diagonale?

Certo che sì: la figura digradando, ci culla alla vista come il soggetto si culla nel suo onirico viaggio.

E i colori?

Una ventata, anzi una odorosa zaffata.

Mettono carne al dipinto, lussureggiano in vivido contrappunto con il segno grafico del tenue incarnato, distribuito tra la morbida plasticità del capo reclinato e la falsa inerzia delle dita intrecciate.

La fotografia di Alessandro Rovelli, ora.

Potente per la diagonale, altrettanto per i colori.
Anche qui, una magistrale composizione.

Dell’omino magrittiano, a destra, non me ne curo.

È di moda, e darebbe la stura per convenzionali blaterazioni circa la piccolezza umana al cospetto del così appellato creato.

No, la composizione è magistrale perché è bastevole a sé stessa nelle vigorose pennellate.

Sì: come Gabriel anche Alessandro dipinge.

Il colore qui conferisce forma alla forma.

Mirabile sintesi in proteiforme vastità.

Una concentrata densità che non contraddice articolazione.

Anche questo la Fotografia consente.

 

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Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/account/artworks/874534

 

 

 

 

 

 

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