Sì, è come in una indagine criminale.
Movente, mezzi, opportunità.
Quando un recensore prova un prodotto fotografico corredando la redazione con sue immagini, l’intento tiene conto della destinazione, e non può prescindere dalla facoltà personale.
Le fotografie ed i filmati che egli realizza debbono infatti essere illustrativi delle istanze rappresentate, e con questa finalità le immagini possono anche essere volutamente “brutte”.
Parimenti, non possono essere più “belle” di quanto il recensore, per propria attitudine, è in grado d’esprimere.
Abbiamo così una collisione tra volontà e potere.
Del resto – ma il caso è alquanto raro – può accadere che il recensore “si freni” :
non mostri i suoi più felici esiti onde non stornare, con la proposizione di evidenze artistiche, l’attenzione dalle questioni tecniche inerenti il manufatto esaminato.
La situazione al riguardo è ordinariamente fluida.
Al di là della globale soppesazione dei fattori in gioco (e al di là dello scopo precipuo che anima il recensore) talvolta una fiamma improvvisa può ardere.
Incidentalmente, quasi.
È il caso dello screenshot a corredo di questo brano.
Il bravissimo titolare del canale YouTube Roos Reviews sta svolgendo una lunga prova.
Le immagini ed i filmati si succedono con neutra progressione.
D’un tratto, uno squarcio di luce.
Letteralmente.
La scansione regolare e quasi monotona degli eventi viene rischiarata da un denso brandello di poesia.
Certo, anche in questo caso potremmo “buttarla sul tecnico”.
Pannello riflettente oppure no, questo genere di cose.
Ma la realtà emotiva dell’attimo è tutta racchiusa nel summentovato Denso Brandello di Poesia.
Ecco, la Fotografia: tendine passano, specchi sbattono, motori macinano, ingranaggi girano.
Poi – nessuno può sapere prima quando – la scintilla scocca.
È questo un Presagio d’Infinito.
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Claudio Trezzani
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