Il nonno di Mario Soldati regalò una Brownie al nipote quando era bambino. Ricordate la Brownie?
No, non potete: quando la Kodak iniziò a produrla, nessuno di noi era già nato. Né ritengo che tale fotocamera decise in Mario il futuro di sommo cineasta: quello lo sviluppò in seguito, per successive fascinazioni non disgiunte da letterarie suggestioni.
Eppure il germe era i(NOC…)culato: Mario iniziò maneggiarla, principiò avvedersi che fissare le cose equivaleva assicurarne peritura immortalità, se mi passate l’ossimoro. Difficilmente gli storici potranno appurare se Mario la Brownie la maneggiava già quando, a Torino, frequentava un gesuitico collegio.
Per converso, sin d’ora gli storici possono asseverare che Mario, quando da una finestra del convitto osservava il cortile interno, costernatamente inalberato pativa lo scandalo insito nel fatto che i suoi compagni, nel giocare saltando non armonizzavano il loro moto con la scansione regolare del piastrellato selciato. In psichiatria, tale atteggiamento è classificato tra le pulsioni ossessivo/compulsive, nonché propria di alcune forme di autismo, cui ora sappiamo, non di rado si associano le stigmate del genio.
E tuttavia tale atteggiamento promana una comprensione profonda delle dinamiche cosmiche. Quotidianamente assistiamo al fragoroso dinamico cozzare di caso ed intenzione: cose immuni da determinismo coesistono ed interagiscono con situazioni scatirigine da volontà
La fotografia a corredo di questo brano illustra tale apparente dicotomia: abbiamo il caos ed il suo inverso, la volontà che vive accanto all’inconsapevolezza. L’ordine è rappresentato dalla regolare scansione del pontile: diritto, solo in parte risente della irregolare puntiformità dei manufatti d’ancoraggio. Ma poi dobbiamo fare i conti con le imbarcazioni: gli armatori tendevano alla perpendicolarità con il pontile, quando le hanno assicurate. Ma a loro importava solo che l’attracco reggesse, e che la poppa manesse offrire lato e minor distanza utile alla salita a bordo. Ininfluente, per gli armatori, che maree e correnti possano vanificare la primigenia perpendicolarità, ovvero abdicare a quella simmetria che è figlia dell’ordine: la funzione supera di
All rights reserved gran lunga la suggestione estetica. Eppure, questa coesistenza di caso ed intenzione è motore della realtà, illustra come la vita sorga da un eterno ribollire di istanze che più che contraddittorie sono complementari.
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Claudio Trezzani
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