La traslazione

Avete mai giocato alle ombre cinesi?

Si? Bene, la cosa ci servirà tra qualche riga.

Mesi fa scrissi “Fotografia, reificazione, nichilismo”.

Dove si vede – e lo vede anche il filosofo Galimberti – che la moda può condurre al nichilismo. E alla reificazione, io aggiungevo.

Si, be’, non intendavamo essere epigoni di Savonarola contro quella che è settore trainante, etc, etc.

Però il rischio c’è.

Di asservire sé stessi a cosa altra. Di prostituire l’atto, in questa ottica.

Torniamo alle ombre cinesi.

Cosa abbiamo fatto lì?

Abbiamo usato una parte del corpo per traslare verso qualcos’altro.

Attenzione, però: in quel caso lì non abbiamo combinato danni, anzi.

Abbiamo utilizzato il nostro corpo per generare espressione, dilatando i confini del segno.

Tutto bene dunque, la cosa è mirabile.

Il problema sorge invece quando il nostro corpo è usato in chiave depotenzionante e alienante.

Lungo il discorso, se volete c’è il link al mio articolo citato sopra.

Così, come valutare la fotografia allegata a questo brano?

L’autore è Darian Volkova ed io trovo l’immagine di spiccato valore.

Perché?

Perché qua non si è scivolati né verso il nichilismo né verso la reificazione.

Non verso il nichilismo, perché qui non si tratta di vendere l’abito, indi renderlo prematuramente obsoleto.

Non verso la reificazione, perché non siamo al cospetto di una modella esangue e soprattutto resa bambola, di levigata bidimensionalità, soggetto reso oggetto perché spersonalizzato e subordinato ad altro oggetto.

No, qui il corpo si mostra capace di creare esso stesso cosa altra.

Esso è attivo, teso, plastico.

Il grafismo è potente, elegante, aperto.

Aperto perché lascia il fruitore libero di condurre la mente ove desidera.

Anche se vi è un volere del ritraente, il ritratto serba appieno propria  individualità.

Vi è dialogo, non sottomissione.

È il dinamismo che si erge sopra il meccanicismo.

Dal greco Δύναμις, forza.

La forza, il motore, la virtuosa ricerca del fotografo verso l’esaltare, non il sopire.

 

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Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/account/artworks/874534

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