La sera precedente.
Consultazione del bollettino metereologico, con preciso riferimento al luogo e all’ora.
Consultazione di applicazione che mostra l’orientamento del sole al momento d’interesse.
Consultazione di applicazione che mostra intensità e direzione del vento ad ogni altitudine.
Consultazione di mappe realizzate dall’Aviazione Civile, al fine di escludere la presenza di divieti di sorvolo, e di appurare quale elevazione è consentita.
Consultazione di Google Maps onde appurare la più conveniente traiettoria di viaggio.
Consultazione di Google Earth per avere una visione d’insieme del territorio.
Attivazione della funzione Street View per verificare esattamente ove parcheggiare l’autovettura.
Salvataggio di fotografie che mostrano riferimenti visivi di indirizzo al sito.
Consultazione cenni toponomastici relativi all’area.
Giunti sul posto, formattazione della scheda di memoria.
Controllo di ogni regolazione di volo e fotografica, prima di decollare.
Verifica che la temperatura delle batterie non sia inferiore ai 20 gradi centigradi, e che la differenza di tensione tra celle sia esigua od inesistente.
Partenza morbida, e con il programma di volo che impegni meno il mezzo quanto ad erogazione di corrente.
Ecco, nulla di ciò deve mancare.
Condurre un drone è cosa seria, ovvero complessa ed impegnativa.
Non avrei eseguito le fotografie a corredo di questo brano, senza prima ottemperare a quanto suesposto.
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Claudio Trezzani
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