La denuncia ai piccioni

Questo articolo contiene un triplice spunto, ciascuno relativo ad un singolo aspetto evidenziato dalle tre fotografie presentate.

Ma prima m’urge porre un quesito: a quanto ammonta la vita media di un piccione?

Non lo sapevo, ho dovuto verificare.

Sei anni, pare.

Così, la mia denuncia è a rischio.

Lo dico perché la durata media di un processo in Italia può essere di otto anni, nella tipologia più complessa, dunque la querela che ho depositato in Procura vs due distinti – nel senso di individualmente identificati – piccioni potrebbe addivenire a sentenza dopo la morte dei suddetti, costringendomi a rivalermi sui loro eredi.

Il crimine – od infrazione amministrativa, se verrà trattata in sede civile – è lapalissianamente mostrato dalla fotografia in cui il loro volo campeggia: mi hanno rovinato l’inquadratura.

Quello in primo piano, soprattutto.

Oltretutto, non so nemmeno se erano autorizzati a volare lì.

Io, con il mio drone, lo ero con preciso riferimento agli spazi aerei come definiti dal portale D Flight: a Lodi – il sito della ritrazione – il campanile della Chiesa di S. Bernardo è – giusto per poche decine di metri – escluso dalla zona d’interdizione.

Questo ci porta a considerare: verificate sempre con scrupolo, la Vostra città potrebbe essere interessata da divieti a macchia di leopardo, ergo punteggiata da spazi possibili.

Seconda considerazione, afferente la fotografia a colori: la ratio di 16:9 è stata suggerita da decenza.

Suggerita da decenza?

Sì, e siamo sempre lì, disgraziatamente.

Siamo sempre lì a combattere con la configurazione grandangolare imperante nei droni, che non permette di salvarsi da deformazioni prospettiche osservate sull’asse verticale.

Così, nel caso di un campanile, si è moralmente obbligati – per decenza, appunto – a postproduzionalmente elidere le porzioni verticalmente limitari, onde non mostrare le zone distorte (con i campanili, tipicamente: se è corretta la cupola non lo è più la cella campanaria, e così via, salendo alla croce o scendendo all’eventuale orologio).

Ecco, la croce.

Ciò ci conduce alla terza istanza telegraficamente trattata in questo brano: la data scavata nel ferro battuto.
Millenovecentoottantratrè.

Senza il drone, non lo avremmo saputo.

Ecco, i droni.

Compositi, eterogenei, differenziati i vari aspetti, come quelli più accennati.

Occorre sapere, e saper fare.

Epitome della vita, ed insomma.

 

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Claudio Trezzani

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