Il su ed il giù dell’universo

Eravate furtivamente sgusciati in un androne di Via Rovello quando l’eccellente Luca De Bono ha tenuto una conferenza sul firmamento ?

Vi invidio.

Avevate purtuttavia seguito la sua lezione on line?

Siamo tutti da invidiare, noi che l’abbiamo fatto, perché Luca ci ha insegnato molto.

Il sosia del pianista Radu Lupu con cognome da gerarca nerovestito (per fortuna, Luca è di tutt’altra pasta e predilige artistiche sciarpe in guisa d’Ascot) è tornato a parlarci del lassù, purtroppo brevemente.

Si trattava d’illustrare la fotografia a corredo di questo brano.

Mostra miliardi di stelle ed è costata mesi di lavoro ad un insieme di scienziati.

Lo sappiamo, queste immagini risultano oltremodo suggestive, sia per il significato intrinseco sia per la vis astrattiva che posseggono.

Ma cos’è l’astrazione?

Astra… zione?

No, l’etimologia non c’entra più con il lucoreggiante regno di Urano.

Deriva dal latino abs-trahere, ed invece.

Strappare via, significa.

Ma è uno strappare anomalo, oltre che delicato.

Perché un approccio astratto in fotografia porta altrove senza rinnegare il – letterale e metaforico – luogo originale.

Così la sublime opera di questi astrofisici:

tutta l’entusiastica attenzione è rivolta al rilievo scientifico dell’operazione, assimilato il quale la mente può vagare in regioni siderali della… propria mente.

Scendendo poi quaggiù, la realtà ci offre imprevedute emozioni.

Un guscio di natante appoggiato capovolto a riva.

Serve a raggiungere barche a vela ormeggiate in rada.

A furia di strisciare su di un petroso piano inclinato in ripetuti vari, uno sbrego arancio ha sfregiato lo scafo azzurro.

Benedetto sbrego.

Perché ci offre un mondo, liberando l’immaginazione.

Regni sovrana la Scienza, squarciando tenebre e spegnendo roghi.

Voli alta, e ci inviti lassù.

Ciò realizzato, ci offra un flessibile spago per giocare con il visibile ed il sembiante.

Sì, le caverne platoniane.

Ma come coltivazione dello spirito , non quale sconsolato limite.

 

All rights reserved

Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/account/artworks/874534

 

 

 

 

One Comment

  1. Luca Scaramuzza Reply

    ottima lettura e spiegazione del genere prediletto da Luca: l’unica cosa che rende meno romantica la percezione dell’Universo è che sappiamo essere egli “finito”. Ma le fotografie aiutano a farci vedere e percepire tutto come “infinito”, a leggere tutto filosoficamente aperto ad ogni genere di sensibilità umana, ad immaginare spazi improbabili e renderli “reali” quando magari sono lì, a 1 metro di distanza.

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