Il Dove Poter Essere

Il Dove Poter Essere.

Geografia, non Filosofia.

R. J. Salmon è dove può essere, a Londra.

Lo è perché se la gru che lo sorregge può stare dova sta, il permesso s’estende a sue appendici.

E con i droni?

Geografia, Topografia, mappe certificate.

Certificate da D Flight, il gestore del traffico aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto.

Ente che trae contenuti dall’ AIRAC, Aeronautical Information Regulation and Control.

Ente che ha uno “schema del ritardo” nell’aggiornare informazioni.

Ma il tempo non rappresenta soverchia preoccupazione.

Dopotutto, un nuovo aeroporto non s’edifica in un dì.

Il luogo, ed invece, conta.

Vedete la colorata mappa D Flight, una delle quattro illustrazioni a corredo di questo brano?

A sinistra zona rossa (ciò che D Flight definisce rosso, nonostante gli evidenti viraggi); al centro arancione (idem); all’estrema destra gialla (idem).

Ebbene, scorgete anche la freccia nera al centro dello screenshot?

Ecco, io ero lì.

Davanti al campo di calcio, ben più ad est rispetto alla chiesa di San Bovio.

Ergo, consentito ai droni volare elevandosi sino a 25 metri.

Più che sufficienti ai miei fini, tanto più che la rotta di volo prevista era lungo l’asse ovest est, ove ben presto mi sarei trovato in zona gialla, dove avrei potuto alzare il mezzo sino a 45 metri d’altitudine.

Eppure il mio drone non è decollato, poiché la mappa contenuta nel software del dispositivo credeva si fosse ancora in zona rossa.

Quello della discrepanza tra mappe “ufficiali” e mappe “commerciali” è tema ampiamente trattato in Rete.

Particolarmente competente al riguardo è l’eccellente Danilo Scarato, che nel suo sito www.quadricottero.com fornisce una pregevole messe d’informazioni.

La discrepanza mappuale s’interfaccia poi con quella procedurale, nel senso che da produttore a produttore – a volte anche da modello a modello – differiscono gli accorgimenti software volti ad inibire o a consentire con avvertenza il volo in relazione alla varie situazioni di codificata normativa.

Ove il fattore tecnico non s’intromette, è pur necessario tener conto di ulteriori avvertenze.

Indagando più a fondo D Flight, infatti, si scopre che all’interno di una classificazione inibitoria possono esserci eccezioni “positive”: poter volare in certi giorni, a certi orari, sino a certe quote.

Ed inoltre, considerate: In aggiunta alle disposizioni delle autorità aereonautiche, enti locali possono emanare interdizioni aggiuntive, che discendono da una valutazione di tipicità di talune aree.

Così, l’unico ad essere in una botte di ferro – segnatamente, in una semicabina di legno – è R. J. Salmon:
essere parte di struttura approvata sillogicamente garantisce liceità.

Ricordiamolo, prima del prossimo volo.

Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/claudiotrezzani

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