Effetto/Pulizia

Più volte mi sono trovato ad affermare che le caratteristiche tecniche dei migliori droni oggigiorno permettono loro di esprimersi con compiutezza espressiva, ed allo stesso tempo costituiscono una opportunità di complementarietà  linguistica rispetto ai dispositivi a brandizione diretta.

Qualche fotografo usa ancora il drone come mero strumento contestualizzatore (gli affida il compito di effettuare una rapida ricognizione sul sito della sessione fotografica, giusto per mostrare dove si è): tale approccio trova una sua, seppur limitata, ragion d’essere, ma il drone può ormai confrontarsi con le attrezzature terrestri da una posizione di autonomia e dignità di ruolo.

Diversi colori su di una stessa tavolozza, insomma, i dispositivi aerei e non.

Anzi, in talune occasioni…

Consideriamo le prime due fotografie a corredo di questo brano.

Frontali, sono state realizzate a focale (sul formato Leica) rispettivamente di 80 e 400 mm.

Consentono l’una uno sguardo d’insieme sull’orizzonte costiero, l’altra una discreta isolazione sulle gru portuali.

Purtuttavia, lo scenario risulta piuttosto affollato, il che certo non giova alla pulizia formale.

Esaminiamo ora le altre due fotografie: anche se il luogo non è il medesimo, lo è la struttura della gru, in questo richiamando il concetto augiano di impersonale replicabile interscambiabilità.

Ecco che il veduto cambia radicalmente: il drone si può collocare sopra ed inquadrare zenitalmente.

Ciò che era un caotico agglomerato di elementi è divenuto una composizione sobria ed essenziale, di sapore astratto pur serbando riconoscibilità. L’Effetto/Pulizia, per richiamare il titolo di questo articolo, è potentemente evidente.

La visione aerea zenitale (ma anche quella frontale, purché ravvicinata, in determinati frangenti) permette al drone in molte occasioni un notevole prosciugamento stilistico.

Avevo in un precedente articolo affrontato la specifica questione della minor probabilistica stratificazione di piani nell’orientamento perpendicolare al suolo in un precedente articolo, portando ad esempio le inquadrature possibili in un campo agricolo in cui fosse presente un unico albero.

Questo esempio marino ne fornisce una esemplificazione altrettanto netta.

Al cospetto di tali potenzialità è giunto il momento di considerare il drone non solo comprimario attore sul palcoscenico che lo vede affiancato ai dispositivi a brandizione diretta, ma anche latore di una insostituibile pregevole peculiarità.

 

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Claudio Trezzani

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