Dronuale autoriale sabbia

Autorialità (il lemma è di recente introduzione nella lingua italiana: alcuni lo ritengono alquanto cacofonico, mentre personalmente non disdegno impiegarlo di tanto in tanto).

Dronualità (il lemma è di mio conio, e lo uso frequentemente).

Fine Art.

Il confine tra una fotografia meramente documentativa ed una dotata d’ambizione di linguaggio è labile e sfuggente, ed inoltre quest’ultima tipologia d’immagine può al suo interno contenere la stessa istanza documentaria.

E’ questo un tema su cui tornerò, effondersi qui ci porterebbe lontano.

Così prendo una decisione drastica, draconiana, salomonica, manichea, senza preoccuparmi di depositare le motivazioni della sentenza in Tribunale: le fotografie di Tobias Hagg e Mihail Gaponov a corredo di questo brano, autoriali lo sono.

Il minimo comun denominatore è la sabbia, con differenti cifre stilistiche.

Quella di Tobias è il nitore.

L’immagine si staglia orgogliosa di sé, assertiva, suggestiva.

Suggestiva perchè l’incursione dei dorati granelli sul nastro d’asfalto crea suadenti giochi che, lungi dallo smentire il rigore grafico del rettifilo, lo accarezzano con complementare vettorialità.

La cifra stilistica di Mihail è invece un trionfante connubio di sensibilità e cultura.

Trionfante, ma agli antipodi della tronfietà.

Perchè ogni pixel dell’inquadratura stilla gusto, misura, conoscenza  approfondita dello scibile iconografico, felicità nel renderne personale contributo.

Questione di sfumature, ma decisive.

Connotanti, ed insomma.

E sono benvenuti, questi apporti.

Perchè le visioni dronuali – segnatamente le zenitali – recano una enorme potenzialità espressiva, che però richiede menti ed animi in grado di restituirne poesia, grammatica, sintassi.

Tre caratteristiche che non è così frequente incontrare nelle ritrazioni dronuali, attingendo al mare magnum di riprese utilitaristiche che non hanno per fine l’esplicitazione di un sorvegliato idioma.

Eppure, ogniqualvolta un obiettivo si posa sul reale, ciò che ne scaturisce non trova distinzione tra riprese terrestri o aeree.

Perchè l’elevatezza non è nell’altitudine, ma nel pensiero.

 

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Claudio Trezzani

https://www.saatchiart.com/claudiotrezzani

 

 

 

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