Droni senza patente come automobili K

Sì, droni come automobili K.

La cosa viene da lontano, e da ovunque.

Ma prima del dovunque, andiamo in Giappone, qualora Ve ne punga vaghezza.

Sapete, da tempo in quella rigogliosa isola del Sol Levante è stata istituzionalizzata una codificata categoria minimale di automobili.

Le K cars, per l’appunto.

Per godere di benefici fiscali ed assicurativi non devono essere più lunghe di 3,39 metri (prima, era meno ancora).

Nè più larghe di 1,47 metri, e la loro cilindrata non deve superare i 658 centimetri cubici.

Ora andiamo in Germania, se V’aggrada.

O nei laghi del Nord d’Italia, anni fa.

Vedevamo scendere automobili tedesche gialle od arancioni.

O grosse a due sole porte, magari Opel Rekord.

Ci chiedevamo perché, e la risposta – ancora – era: benefici fiscali ed assicurativi.

Rimaniamo in Italia e torniamo indietro nel tempo.

Case alte e ridicolmente strette.

Le facevano così perché si pagava meno in tasse.

Meno indietro nel tempo: grosse automobili con piccoli motori a benzina:
non oltre i due litri di cilindrata, sennò si pagava di più di IVA.

Ecco, insomma: compromessi per godere di benefici.

Ma compromessi di quale entità?

Vi è fervore d’opre, odiernamente, attorno i droni senza patente.

L’obiettivo è offrire un obiettivo migliore, se mi scusate il bisticcio.

Con ciò intendendo: conferire la miglior qualità fotografica possibile in abiti striminziti.

O dello stare entro i 249 grammi di peso totale al decollo, ed insomma.

Altrimenti, ci vuole la patente.

Io ce l’ho, la patente.

Ma avere un senza patente serve anche ad assicurare collaterale portabilità.

A cosa si rinuncia, in tal guisa?

Qui il discorso si fa dicotomico.

Si fa dicotomico nella misura in cui un conto è volare, altra cosa è ritrarre.

Volare è anche resistere al vento, ed è arduo che un senza patente sopporti impassibile un Eolo con gote enfiate che generi turbolenze superiori a così appellato Livello Cinque.

Certo, volare è anche evitare ostacoli, predisporre automatismi, morbidamente stabilizzare, e qui ci stiamo attrezzando.

Ma ritrarre, soprattutto.

Anche qui, ci stiamo attrezzando.

Dji ancora timidamente, Autel più decisamente.

Sensori più grandi di 1 / 2,3 pollici, intendo.

This is no replacement for displacement, ed insomma.

Nonché: size matters, sempre come dicono gli americani.

Hanno ragione, perché Fisica ed Ottica tributa loro ragione.

Sensori grandi su corpi piccoli, eccioè.

Ancora, il parallelismo con le automobili giova alla comprensione.

Fare di necessità virtù, per individuare ancor meglio la situazione.

 

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Claudio Trezzani

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