La formula PPPPPPP?
Proprio così.
L’acronimo si compone di: Programmare e Provare Prima Previene Penose Prestazioni Poi.
Al netto della traduzione, il concetto è reperibile presso Boy Soldier, un avvincente romanzo d’avventura a congiunta firma Andy McNab / Robert Rigby.
Con Andy – nella vita reale – già componente di un reparto speciale di un esercito, beninteso.
D’altronde una pianificazione di sapore militare è altamente auspicabile anche nel mondo dronuale.
Sì, è di questo che m’accingo trattare.
Lo faccio con una serie di domande che è salutare ogni conduttore di mezzo a pilotaggio remoto si ponga prima del decollo:
- avete controllato che la temperatura delle batterie non sia inferiore a 20 °?
- avete appurato che la differenza di tensione fra celle non sia superiore a 2/3 unità?
- avete conteggiato il numero di ricariche che la batteria in uso ha già subito?
- è essa saldamente ancorata al suo alloggiamento? 1) 2) e 3) sono dati quasi sempre attingibili dal software proprietario del mezzo, ma in alcuni – rari – tra i più evoluti droni almeno il dato di 1) è costantemente presente nell’interfaccia grafica fornita a corredo, in un caso presso un display secondario.
- avete verificato che la temperatura ambientale sia compatibile con quella dichiarata dal costruttore come operativa?
- in dipendenza dal punto 5) avete rilevato eventuali differenze di tollerabilità dichiarate tra velivolo e radiocomando?
- conoscete il grado di resistenza alle intemperie del Vostro supporto di visualizzazione e comando integrativo?
- vi siete informati sulla presenza del vento e sul valore delle raffiche in situ?
- avete riparametrato il dato alle diverse altitudini?
- avete contezza che la nebbia – oltre a rappresentare un ostacolo alla visibilità – può essere altrettanto aggressiva della pioggia battente, quanto ad intrusione nei componenti elettrici?
- avete formattato la scheda di memoria, interna od esterna che sia?
- vi siete dotati di una scheda di memoria che – oltre ad assicurare un adeguato spazio d’archiviazione – consenta di registrare il girato con fluidità, anche durante la selezione del massimo bit / rate consentito dal modello?
- avete impostato la modalità di volo più progressiva nei primi attimi di volo, onde non sottoporre la batteria a brusche sollecitazioni?
- avete verificato un aggancio di un sufficiente numero di satelliti?
- avete attivato i sensori d’evitamento /ostacoli?
- avete impostato una altezza di RTH compatibile con lo scenario di riferimento?
- siete consapevoli che il controllo di cui al punto 16) è necessario svolgerlo prima di ogni volo, perché può succedere che dopo una momentanea avaria del software, lo stesso forzi il sistema al ripristino di un valore basso?
- avete controllato che il punto di RTH coincida con quello dove effettivamente vi trovate (in partenza occorre dare il tempo al mezzo di registrarlo)?
- avete verificato che la funzione RTH sia effettivamente quella prescelta in caso d’interruzione del segnale?
- avete impostato regolazioni d’esposizione compatibili con una visione chiara dello scenario (non banalmente: un discostamento da parametri ottimali potrebbe non farVi scorgere ostacoli)?
- avete controllato lo stato di carica della batteria?
- avete verificato la saldezza di comunicazione tra telecomando e velivolo?
- avete impostato una frequenza di trasmissione adatta all’ambiente?
- siete consci che ad una maggiore protezione dalle interferenze corrisponde una distanza di comunicazione potenzialmente minore?
- quando è stata l’ultima volta che avete controllato il serraggio delle eliche?
- quando è stata l’ultima volta che avete effettuato una calibrazione del mezzo?
- avete verificato che l’area del volo sia esente da limitazioni di Legge?
- il punto di decollo che vedete frontalmente sgombro, lo è anche ad altitudini superiori, relativamente ad una ascensione senza spostamenti orizzontali?
- è carica anche la batteria del radiocomando?
- è carica anche se la batteria del supporto che ospita il software di volo, se presente?
- si profila la possibilità di assembramenti, pur in area abilitata al volo?
- quale è l’eventuale disposizione e propensione all’attacco di eventuali animali – in volo come in terra – presenti?
- avete a portata di mano occhiali, qualora le Vostre necessità di visione siano differenti a seconda che guardiate il monitor o direttamente il mezzo?
- trovate insidiamenti umani nella limitrofia delle operazioni che possano risultare disturbanti ai residenti per collocazione oraria del Vostro volo?
- avete con Voi documenti identificativi?
- avete con Voi la patente di conduzione del drone?
- avete con Voi l’assicurazione del mezzo?
- nel caso di temperature rigide, avete un abbigliamento che medi l’esigenza di tenere calde le mani con la facoltà d’interagire con comandi a sfioramento?
- siete in grado di utilizzare i joystiks senza impedimenti, e se del tipo avvitabile lo sono essi completamente?
- le antenne del radiocomando sono orientate correttamente in rapporto alla posizione del velivolo?
- Vi ricordate quali funzioni avete attribuito ai tasti / funzione, se presenti?
- tenete costantemente monitorata l’intensità del segnale?
- consultate continuamente e “religiosamente” l’istogramma, onde avere preciso riscontro dei Vostri parametri di scatto in rapporto ai valori di luminosità della scena?
- avete sott’occhio i valori d’orientamento in gradi, onde sincerarVi che il mezzo non si discosti dalla frontalità o dalla zenitalità, ove non si desideri diverso orientamento?
- se avete impostato una temperatura colore in gradi Kelvin, essi s’attagliano alla situazione che state affrontando?
- la risoluzione impostata coincide con quella preventivata?
- idem per la ratio tra lati?
- idem per il frame/rate?
- idem per il bit/rate?
- idem per la tipologia del formato/immagine e per il livello di compressione dei filmati?
Ecco, ritualmente mi sono fermato a 50 domande.
Certamente ne avrò dimenticate altre, tra quelle da porsi prima di ogni Vostro decollo.
Ma ricordate, se V’aggrada: la formula PPPPPPP è proficuo non eludere.
Perché quando ormai il drone è lassù, potrebbe essere troppo tardi per rimediare ad errori od omissioni.
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Claudio Trezzani
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