Non ho mutato valutazione, essa basandosi su dati oggettivamente riscontrabili: i droni FPV presentano un rischio d’incidentalità sensibilmente superiore a quella dei droni tradizionali.
E ciò esulando dall’acronimo che fornisce loro il nome: “First Person View” è invece cosa buona e giusta, poiché permette al pilota di osservare la scena con un ineguagliabile fattore d’ingrandimento e contrasto, reso possibile dalla “costituzionale” assenza di riflessi parassiti.
Ovviamente poi si dà la circostanza che la visione tramite visore non permette di contestualizzare l’ambiente, ma non è qui che s’appunta la mia attenzione.
Gli è invece che tre sono i fattori determinanti un elevato tasso di criticità:
- la velocità sviluppata, nettamente superiore a quella ordinaria
- la straordinaria facoltà d’evoluire, con il corollario di recare viste ed orientamenti improvvisamente mutati
- la logica di gestione della conduzione, intrinsecamente meno graduale.
A fronte di queste caratteristiche abbiamo una tendenziale assenza di sensori d’evitamento, che intuibilmente si origina dalla difficoltà dei software di processare dati repentinamente cangianti (gli ostacoli “arrivano” all’improvviso).
Per tutto questo, seguito nell’auspicare che siano istituite patenti di guida ad hoc per tale categoria di velivoli, nonché dedicate limitazioni.
E tuttavia, vi sono dei conduttori di droni FPV che Ουρανος, il Dio del Cielo, assolve e benedice.
I loro nomi?
Tra gli altri, Joshua Turner, Fabio Vee, Renato De Blasio, Tim in Air.
Soprattutto, Joshua.
Perché lo cito preferenzialmente?
Come evincibile da questo suo magnifico filmato, in nessun punto d’esso si scorge presenza umana, e nemmeno di manufatti.
Ecco, questa ritengo essere la chiave: la destinazione esclusiva, che è come ho titolato il presente articolo.
Recarsi ovvero in luoghi completamente disabitati, onde non creare periglio alle entità più preziose al mondo: gli esseri organicamente animati.
Rispettata questa condizione, è tutto un coinvolgente godimento, una entusiasmante galoppata.
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Claudio Trezzani
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