C’è un coro a Baltimora.
Si esibisce anche in grandi teatri e quando lo fa, crollano i muri.
Qualcuno canta con un braccio alzato, alla maniera del soul, qualcuno con pollice ed indice a formare un cerchio, qualcuno ad occhi chiusi.
E può capitare di scorgere lacrime.
È l’energia, il fervore, la partecipazione a vibrare oltre le pareti.
Ma c’è di più, se possibile.
I visi con la bocca aperta non sono solo deliziosamente bruni.
Ve ne sono anche di gialli, e di bianchi, traverso ogni piacevole gradazione.
Sì, I coristi rispecchiano ogni razza umana, a dispetto del fatto che un coro di repertorio gospel è ritenuto etnicamente connotato.
Mario e Robert lo sapevano già.
La neve unisce i preti italiani di Mario e i bambini cinesi di Robert.
Varia umanità.
Monolite e poliforme ad un tempo, l’umanità.
La musica, la fotografia.
Colgono l’universale nel particolare.
L’emozione comune, il soffio che potente si libra.
All rights reserved
Claudio Trezzani
https://www.saatchiart.com/account/artworks/874534
Lascia un commento