La pandemia da Covid-19 non ha risparmiato un solo angolo del pianeta, obbligando tutti i popoli e le popolazioni a dover affrontare una battaglia contro il virus fatta non solo di cure immediate e necessarie, ma anche di prevenzione per bloccarne la diffusione.
In Colombia è nata un’iniziativa interessante che si sta svolgendo in alcune città colombiane e che scopriamo grazie al nostro amico Roberto Orrù.
Si tratta di azioni pedagogiche nelle quali medici e infermieri vanno nelle periferie delle maggiori metropoli colombiane a parlare di prevenzione alla pandemia, ma anche di quali e come effettuare esercizi fisici da fare in quarantena, fino a consigli utili e pratici circa una corretta alimentazione.
Per evitare che questi incontri diventino lezioni magistrali, infermieri e medici portano con loro pupazzi, clown e invitano la gente e le persone con cui entrano in contatto a ballare e giocare insieme a loro mentre imparano a come fronteggiare il virus e a come proteggere se stessi e gli altri dalle possibili infezioni e contaminazioni.
Fino a questo momento, direi che questo tipo d’iniziativa è stato più utile e concreto di molte azioni governative, soprattutto perchè la comunicazione avviene usando i linguaggi delle persone destinatarie.
Le immagini che accompagnano il testo sono scattate da Roberto con una Olympus OM-1 con Zuiko 50mm f1,2 su pellicola Rollei Retro 400S, sviluppate in HC-110 e successivamente scansionate.
Il primo caso di Covid-19 in Colombia è stato diagnosticato il 6 Marzo 2020 (una ragazza diciannovenne proveniente da Milano, Italia).
Nei giorni successivi la pandemia si è allargata a Medellin, Bogotà, Cartagena e via via in tutto il paese.
Un mese dopo esatto, il 6 Aprile 2020, è stato istituito il Lockdown che perdura ancora e che in alcune zone proseguirà fino al 15 Luglio 2020
Ad oggi la Colombia conta più di 100.000 pazienti contagiati con 44.500 ricoveri e più di 3.600 vittime accertate.
(Fonte. Wikipedia, 3 Luglio 2020)
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