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** Massimo Damicis di …???…
Caro Damicis, ho visto le sue due foto e sono svenuto quando ho visto il <peso> delle sue creature. La sua prima foto pesa 17,1 MB e l’altra addirittura 41,5 MB – Il peso max qui ammesso è 1 MB – Stavolta, eccezionalmente, ho provveduto io a ridimensionarle. E così ho fatto anche per altro autore. “Ho stato spiegato?” Vediamole:
Nella foto sopra, che lei titola <Matera> non c’è nulla di relativo a questa metafisica città. La sua foto, perdoni, è un insieme informe di volumi diversi e male accostati. Le consiglio: con una ghigliottina faccia sparire la metà del fotogramma fino al margine sinistro della casetta bianca. E vedrà la sua foto diventare nuova e potabile. Anche grazie a quella minuscola e preziosa figurina in bici. Provi!
La foto sotto rischia di morire di asfissia schiacciata fra due grevi e nerissime muraglie. Anche qui si può rimediare. Una decisa taglierinata fino a cancellare il muro di destra. Il fotogramma diventerà quadrato, e l’immagine diventerà elegante, o quasi.
Ed ecco qui di seguito le due foto così modificate:
** Stefano Maffei di Brescia
Stefano, alla sua fotografia non concedo il suo aggettivo di <bellissima>. È un’opera onesta, ma di certo non al di sopra delle molte analoghe già viste. La sua esecuzione è comunque ok se si trascura il fatto che la vettura è troncata a sinistra, laddove invece sarebbe stato opportuno concederle maggiore presenza. Anche la sua foto avrebbe dovuto essere esclusa per <eccesso di peso>. 38,3 MB sono molto distanti a MB 1 –
** Manuela Nonino di Caorle
La prima foto è una istantanea firmata da una fotoamatrice che va a caccia di fotografie con occhi aperti e curiosi. Un’istantanea, la sua, magari aiutata dal caso e, però, connotata da belle presenze. Molto spontanea è l’attitudine delle due ragazze e, non superflua è la presenza discreta della ragazza in blu emarginata a destra. La seconda foto appare più progettata e molto coerente e funzionale è l’accostamento della pittura murale a sinistra con il Babbo Natale a destra.
** Osvaldo Mannheimer di Moena
L’autore di queste due foto scrive <anche i ghiacciai muoiono>. Io non sono un esperto di montagna ma media e scienziati confermano. E quindi la prima fotografia che molto mi piace sembra proprio ok. La seconda è più prossima alla mia modesta conoscenza della montagna. E mi è piaciuto che Osvaldo abbia inserito a sinistra l’insegna del Tabacchi, cromaticamente decisa, per anticipare il fascino della montagna. La mia, ammetto, è una valutazione di matrice fotografica, e però poco montanara.
** Giovanna Mantovani di Bordighera
Un’opera, questa, a cui mi piacerebbe assegnare il mio immaginario Premio Oscar. Scrive il mio Maestro Andreas Feininger “Disgraziatamente l’Arte in fotografia è un concetto vago, personale, difficile da definire …… in fotografia l’arte è un concetto totalmente soggettivo ed intuitivo …”. Ed io questa notazione la ho personalmente sofferta ogni volta che sono stato chiamato a coordinare una Giuria – Ma ora eccomi alla foto qui proposta. È qualcosa di indefinito, di metafisico, e lo è anche l’enigmatico volto femminile cristallizzato in questa caotica vetrina.
Ciao a tutti, Filippo Crea
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