Phonegrafie: macchina fotografica o smartphone?

 

 

Entra nel sistema phonegrafico

Phonegrafie è un saggio romanzato che ti fa prendere coscienza dell’uso dei diversi dispositivi fotografici di cui usufruiamo. L’autore Gerardo Giordano punta sull’affermazione che la vera vittima nel mondo della fotografia è la fotografia stessa. Ai giorni nostri, in una fotografia è più importante la qualità o la quantità? Insomma, vogliamo fare tante foto o una fatta bene? A queste e a tante altre domande, Gerardo attraverso il metodo maieutico vi condurrà durante la lettura ad una nuova visione dello scattare fotografia. Attenzione! Una volta entrati nel sistema phonegrafico non si può più tornare indietro se non con tanta consapevolezza.

 

 

La nascita dal caos

Cosa ha spinto l’autore Gerardo Giordano a scrivere un libro e soprattutto cosa ha cercato di condividere con tutti noi? Una domanda semplice per una risposta da un milione di dollari. Per lo più quando si scrive un libro lo si pensa e lo si progetta. Invece per Gerardo non è stato così. Egli da buon fisico sperimentale ha iniziato il suo debutto nel mondo della scrittura con pubblicazioni scientifiche. Poi il suo animo irrequieto e il suo occhio da osservatore lo hanno spinto a scarabocchiare pensieri un po’ ovunque: su materiale cartaceo, sul telefonino e sul personal computer. Così da ritrovarsi una marea di riflessioni, dubbi e domande. Gerardo ha notato come ogni supporto inesorabilmente influenza il nostro modo di scrivere. Ad esempio, quando si scrive su di un pezzo di carta si tende a personalizzare il pensiero. Anche l’andamento, che imprimiamo sulla penna, arreca con sé un’infinità di significati. Gerardo allora, di fronte alla frammentazione di tanti concetti scritti anche in stile molto variegato, ha deciso di riunire da bravo rapsodo sottoforma di un unico linguaggio il flusso dei suoi pensieri. Così nasce Phonegrafie in modo sporadico ed eclettico.

 

Phonegrafie. Gerardo Giordano.

 

Perché Phonegrafie?

Come si suol dire “già il titolo è tutto un programma!” Phonegrafie è un titolo inusuale e fantasioso. Infatti se proviamo a cercarlo su un qualsiasi dizionario, ci renderemo conto che non esiste. Non presenta termini che affondano le loro radici ai tempi dei greci e dei latini, eppure qualcosa della loro cultura la contiene. Il fatto di essere una crasi tra il termine smartphone e fotografia. Phonegrafie, come abbiamo potuto intendere, racchiude in sé due ampi concetti ossia la fotografia effettuata attraverso due diversi canali: lo smartphone e la macchina fotografica. Phonegrafie contiene la sintesi della situazione fotografica odierna. Ripercorrendo in modo semplice ma geniale, attraverso l’esperienza di Gerardo, la percezione e l’utilizzo che tutti noi fotografi – professionisti, amatori e dilettanti – abbiamo ad ogni scatto.

 

Phonegrafie. Gerardo Giordano.

 

Come un quadro

Inizialmente doveva trattarsi di un piccolo opuscolo di 20 pagine che doveva fungere come guida per tutti gli appassionati e amanti della fotografia e allo stesso tempo essere un piccolo riferimento per i semplici curiosi di quest’arte. Ma Gerardo durante la cura man mano si è reso conto come ormai non gli bastavano più dei punti schematici, ma aveva bisogno di dare il suo contributo al mondo della fotografia sviluppando anche concetti originali. Il tema centrale di Phonegrafie: fotografie con lo smartphone sono i punti in comune e il divario che unisce e separa la fotografia effettuata con la macchina fotografica classica e lo smartphone. Uno dei punti di riflessione di Gerardo che viene trattato nel libro e che, secondo il mio modesto parere, è degno di nota è il mirino. Quanti di noi hanno mai dato importanza a questo elemento? Il mirino della macchina fotografica ti mostra secondo la sua prospettiva ciò che stai per andare ad immortalare. Solo successivamente durante lo sviluppo della fotografia su di un supporto cartaceo si può vedere il risultato finale. Invece, il mirino dello smartphone già ti mostra attraverso lo schermo il formato finale della foto scattata. Inoltre, quando si condivide una foto da uno smartphone all’altro la fotografia non muta il suo formato. Insomma Phonegrafie ti apre un mondo ed amplia il semplice concetto di fare fotografia. Attraverso gli occhi dell’autore si riescono a comprendere i meccanismi dello strumento che si sta andando ad utilizzare, facendo ritrovare il gusto di fare “sana fotografia”.

Questo è un piccolo assaggio, perdetevi nella lettura di Phonegrafie.

 

Phonegrafie.it

 

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Phonegrafie. Gerardo Giordano.

 

 

NOC SENSEI è un modo nuovo di vedere, vivere e condividere la passione per la fotografia. Risveglia i sensi, allarga la mente e gli orizzonti. Non segue i numeri, ma ricerca sensazioni e colori. NOC SENSEI è un progetto di New Old Camera srl

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