Non è un ordine, è un invito amichevole di Filippo Crea per imparare e per divertirsi insieme in Fotografia.
In breve: su NOC Sensei è attiva una rubrica titolata “LE MIE FILIPPEIDI” nella quale ho foto/chiacchierato di 23 temi. Andateci, e prendete in esame i cinque che più vi intrigano.
Ora giochiamo seriamente però. Stavolta fra i 23 ve ne propongo solo cinque. Eccoli:
- quelli del Museo
- quelli che leggono
- i gesti del lavoro
- il treno e il suo mondo
- lo specchio
Ed allora come si partecipa?
- Inviate al mio filic@fastwebnet.it, mettendo in oggetto <le mie foto> le vostre preferite – Questo indirizzo mail è volutamente il mio, e non rimanda a <nocsensei> per evitare alla Redazione di dover poi girarmi le vostre mail. E quindi il tutto così è più diretto e più funzionale.
- Potrete scegliere da uno a cinque temi, e per ciascuno di essi potrete proporre non più di <due> prove indicando nome, residenza, tema trattato, e vostre (brevi) note –
- Ogni fotografia dovrà avere formato JPG – risoluzione 72 – peso max 1 MB
Le fotografie saranno pubblicate – con periodicità mensile sul nostro sito nella rubrica “QUESTA È MIA” commentate da Filippo Crea che intanto vi saluta con un cordiale Arrivederci.
PS
*** Da Forni di Sopra ricevo una simpaticissima cartolina. Mi scrive la signora Giuliana Grillo: questa “bella?!??” cartolina, solo per dire che io adoro Filippo Crea – vendo giornali e aspetto con ansia l’arrivo di “Tutti Fotografi” e leggendo i suoi giudizi mi diverto un mondo. Ridere allunga la vita e io la ringrazio perché se arriverò a 100 anni sarà anche merito suo!
Complimenti e saluti affettuosi. Giuliana Grillo

*** TRE SEDIE BIANCHE
Percorrevo la strada che mi avrebbe portato da Pontremoli al mare. Volevo scoprire la Lunigiana, terra che non conoscevo ma che sentivo già mia. Una breve sosta in un villaggio mi regalò questa immagine che io vidi da un punto di presa leggermente sopraelevato. Aveva catturato il mio sguardo il mix dei delicati colori pastello, il bianco delle tre seggiole allineate in diagonale, il bianco dolce della testa della donna difesa dalle sue braccia, il nero del suo vestito. Avevo notato soprattutto che la donna aveva accostato alla sua altre due seggiole vuote. Sì, due sedie vuote che ho immaginato in attesa di due presenze che le avrebbero fatto compagnia. Il tutto sapeva di quiete e di silenzio. Una fotografia che è orgogliosamente mia, e che mi ha fatto omaggio di molti e prestigiosi apprezzamenti.
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