Il Colore o, meglio, i Colori

Ci sono ricascato. Ho già detto di un mio progetto: quello di realizzare dei <Corsi Immersivi di Ignorantizzazione>. Un progetto di matrice umanitaria. Sì, umanitaria, perché la conoscenza partorisce il bisogno di approfondire, e produce inquietudine. “più si sa e più si è stimolati a sapere di altro e di più”. E si innesca un giro vizioso e senza fine. Ed io ci sono ricascato: ho voluto <sfruculiare> l’universo dei colori. Peggio per me, è un universo infinito, enorme, senza fondo. Avrei dovuto approfondire il significato di ogni colore. Non lo faccio, è cosa che ha affascinato da sempre psichiatri, poeti, filosofi, nullafacenti, criminologi, cuochi (sì, anche loro, hanno, difatti, indagato l’effetto dei colori sul cibo) – Ho incrociato anche quelli della cromoterapia, e sono finito fuori strada. Cosa curano, e cosa fanno i cromoterapisti? Informatevi, in Rete c’è tutto! Ho voluto anche, al termine della mia mini/ricerca giocare con alcuni aforismi- E ne ho trovati a migliaia, per la maggior parte banali, dolciastri, sbadigliogeni. E, però, ho trattenuto alcuni versi di Alessandro Baricco, scrittore e Premio Strega.

Eccoli:

 

A volte le parole non bastano.

E allora servono i colori.

E le forme.

E le note.

E le emozioni.
 

 

Totò, storico attore, e gran poeta, scrive:

 

Era una donna meravigliosa, con gli occhi verdi, i capelli rossi, l’abito azzurro, e le scarpe gialle.

Volete sapere come è andata a finire? In bianco!

 

E infine Pablo Picasso con questo suo inno all’arte di arrangiarsi:

 

Quando non ho più blu metto del rosso!

 

Ed ora rientriamo in casa della Signora Fotografia. E lo facciamo con poche fotografie alle quali, ancora una volta, ho affidato il compito di mostrare come un tema specifico possa condurre a soluzioni molto differenti e tutte, comunque, narrativamente coerenti.

Il tema, stavolta, è IL COLORE FORTE

Con questo esercizio si vuole che in un ftg ci sia un colore che vinca decisamente sugli altri. In ogni caso è opportuno che i colori presenti siano, al massimo, non più di tre. Quando, in altra occasione, ho proposto questo esercizio, è avvenuto che molti, anzi moltissimi, partecipanti abbiano realizzato delle ricche “insalate miste”. Chiarisco: avevano creduto (o fatto finta) che l’esercizio consistesse nel realizzare  immagini <ipercolorate> con 99 colori diversi. E quindi è stato il festival dei fioristi di strada. No, qui si vogliono foto dove ci sia un colore che vinca sui vicini di casa. Io ho per certo che i frequentatori di nocsensei comprenderanno appieno cosa si vuole da questo…allenamento.

Ed ora mando in scena alcune fotografie/saggio che hanno un plus: sono firmate da fotoamatori normalissimi, e quindi non c’è da temere il confronto coi Maestri.

Traduco: “se questa foto l’ha fatta ll mio compianerottolaio, posso farcela anche io. O no?

*** Verso il bosco – Il signore che abita il cartello segnaletico muove i suoi passi verso il bosco portando con sé il suo colore forte su una lavagna uniformemente verde. Bene infine che esso sia partito, dal basso a destra là dove era stato decentrato a supporto di una composizione di bella armonia.

 

 

*** Buchi neri – Bravo all’autore che in presenza di un’opportunità così basica ed elementare ha saputo prima scovarla, e poi metterla in valore componendola con funzionale pulizia. Benissimo inoltre alla posizione dei due fori opposti lungo un tracciato diagonale.

 

 

*** Alla finestra -Nella foto precedente una matrice grafica. In quest’a opera una fattura pittorica tradizionale con il suo bel colore forte sulla finestra che assegna energia ad un muro privo di vita.

 

 

*** Piove sulla Promenade – Che pioggia bella e allegra! Belli e portatori di colore forte i due ragazzi a spasso sulla celebre Prom. di Nizza. Ed anche beneducati; si tengono sulla sinistra per lasciare spazio alla quinta scenica di fondo che gioca un funzionale contrasto con le due presenze umane. Non mi va di svelare quale è qui il colore forte.

 

 

*** Il gancio nero – Anche questo gancio, con il suo nero grafico e deciso, entra a far parte del colore forte. E’ disegnato, essenziale e rigoroso, su una lavagna pulita, discreta, e cromaticamente quieta. Una soluzione originale e diversa dalle altre qui proposte. Tutti d’accordo?

 

 

*** Verde sul tetto – Vale a dire l’uomo e la natura. L’uomo è nelle tegole, e la natura è nel fogliame verde presente in basso. Accostati in armonica composizione. A dimostrare che il colore forte è disponibile ovunque lo si vada a cercare.

 

 

*** Il 102 – A Joseph Sudek, straordinario fotografo ceko, nel 1917 fu amputato il braccio destro colpito in guerra da una granata austriaca. Sudek, foto/narratore di Praga, la sua città, si ritirò poi in una casa dotata di un piccolo giardino che lui osservò e fotografò dalla finestra della sua camera, realizzando immagini di raffinata fattura. Io questa foto l’ho vista sul numero civico di una proprietà privata. Il che vuol dire che i nostri occhi possono regalarci immagini improbabili.

 

 

*** Nebbia – Perfetto questo colore forte, fortissimo. Facile, facilissimo vederlo: è nel rosso del semaforo esaltato dalla nebbia che ricopre il paesaggio. E viceversa. Il paesaggio ha, per contrasto, una identità più riconoscibile.

 

 

*** L’estate va finendo – Una presa perfettamente gestita. Giallo moltiplicato per 3 contro un sipario blu. Gli ombrelloni svettano in verticale incontrando l’onda bianca di risacca che traversa l’insieme scorrendo in orizzontale.

 

 

*** I pretini -Eccoli i pretini in libera uscita. Neri ed aggrumati <staccano>su un fondale di due soli colori. Leggendo dei colori ho scoperto che certi esperti di fisica/ottica sostengono che il bianco ed il nero non sono colori. A me questa disputa non fa né caldo né freddo. A me stavolta piace pensare che il nero sia un colore e che qui sia un colore forte.

 

 

*** Lo stop – Una baita in Val di Fassa nelle Dolomiti. La foto è di certo documentaria, ma è un documento che prende forza dal vigore, dalla energia del rosso forte del pannello segnaletico che l’autore ha creativamente emarginato in basso a sinistra di una composizione volutamente e funzionalmente inclinata.

 

 

*** La giacca rossa – Una costruzione di immediata lettura. L’occhio dell’osservatore sa immediatamente dove cercare. Il colore forte si materializza deciso sul palcoscenico in entrata dalla quinta in alto. Una prova, questa, decisamente energica.

 

 

*** Uomo e natura -Un’opera non viscerale, non vistosa ma di certo rispettosa del tema trattato. Io non so cosa siano quelle strutture geometricamente segmentate ed apparentemente in legno che, complice il verde vegetale in basso a destra compongono un insieme di bell’equilibrio.

 

 

 

Filippo Crea

filic@fastwebnet.it

 

 

 

NOC SENSEI è un modo nuovo di vedere, vivere e condividere la passione per la fotografia. Risveglia i sensi, allarga la mente e gli orizzonti. Non segue i numeri, ma ricerca sensazioni e colori. NOC SENSEI è un progetto di New Old Camera srl

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