Fotografo? Peggiore professione (negli USA)

Molti fotografi amatori sognano di diventare un giorno dei professionisti, ma ecco qualcosa che potrebbe forse togliere loro i sogni dai cassetti.

La professione del “fotografo” è stata nominata al 25esimo posto tra le peggiori secondo un recente sondaggio svolto negli Stati Uniti.

24/7 Wall St. ha utilizzato i dati forniti nel “Rapporto sul lavoro 2018” redatto da CareerCast’s  e del Dipartimento di statistica del lavoro degli Stati Uniti per mettere insieme la lista dei 25 lavori meno desiderabili e basata su una serie di fattori, tra cui ambiente di lavoro, livello di stress, prospettive future e reddito.

Fare il “fotografo”, seppur all’ultimo posto, è risultato uno degli impighi peggiori.

il Bureau of Labor Statistics riporta che i fotografi hanno dichiarato stipendi medi annuali di $ 34.000, che rientrano nel salario medio di $ 37.690 di tutti i posti di lavoro negli Stati Uniti.

 

In Italia, nonostante non ci sia una ricerca specifica, la sensazione è che non ci si discosti di molto dalla situazione degli U.S.A.

È sempre più difficile, per un professionista, mantenere attivo il bilancio, tra tasse, spese e aggiornamenti tecnici a fronte di condizioni di lavoro sempre più estenuanti, con compensi tirati spesso al limite dei costi e pagamenti da inseguire con i cani segugio.

Ciononostante, mai prima d’oggi si è parlato così tanto di fotografia, di linguaggio fotografico, di professionalità e dell’importanza di iniziare ad avere maggiore cura di tutto ciò e questo non può che essere il migliore punto di partenza per rilanciare la professione e il ruolo cardine del fotografo profssionista.

 

Fonte: Petapixel

NOC SENSEI è un modo nuovo di vedere, vivere e condividere la passione per la fotografia. Risveglia i sensi, allarga la mente e gli orizzonti. Non segue i numeri, ma ricerca sensazioni e colori. NOC SENSEI è un progetto di New Old Camera srl

One Comment

  1. Davide Tambuchi Reply

    Parlo da amatore. Come etica personale, NON ho mai regalato o venduto una mia foto di un evento ad un giornale, per il solo gusto di vederla pubblicata. Perchè il mercato è rovinato da migliaia di persone che inviano le loro foto ed i loro filmati ai giornali ed alla TV. In questo modo muoiono le agenzie e muore l’attività professionale. Con un GRAVE DANNO anche per i dilettanti: infatti si impara a fotografare e a raccontare fotograficamente studiando i lavori dei professionisti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Alert: Contenuto protetto!
%d