Questa è una storia a lieto fine. Una storia di fotografia, di memoria, di affetti e di contatti utili.
Questi ultimi non sono poi tanti, a pensarci. Ci vantiamo tutti dei nostri follower, di quante relazioni virtuali intessiamo nel corso delle nostre navigazioni social, illudendoci che queste magari-un giorno-forse-chissà, ci serviranno. In questo caso sono servite.
I primi, fotografia e memoria, vanno a braccietto e il loro valore (paradossalmente) aumenta proporzinalmente all’aumento delle immagini che ogni giorno vengono diffuse e visializzate da miliardi di persone.
In mezzo e a far da collante, gli affetti, che fanno proprie alcune immagini affidandogli i ricordi più cari in modo che restino imperdibili.
La storia racconta di una foto ritrovata che conteneva proprio tutti questi elementi e del desiderio di riconsegnarla alla sua proprietaria e “allora aspetta che provo a coinvolgere quella rete di perditempo, polemici, alcuni simpatici o empatici, e vediamo se mi aiutano a restituirla a chi l’ha perduta.”
Vittore Buzzi, nostro apprezzatissimo reporter, ha fatto proprio così. Lo scorso 31 gennaio aveva intercettato una fototessera di uno sconosciuto smarrita sulle scale della metropolitana a Milano.
Una volta raccolta, l’ha girata e ha letto una dedica da figlia a padre. Un testo in spagnolo, che rivelava tanto amore.
Ha pensato di cercare la proprietaria e ha fatto un post su Facebook.
Il 31 Gennaio sulle scale della metropolitana GIOIA di Milano ho trovato questa foto tessera probabilmente persa.
Vorrei restituirla.
Mi aiutate?
Condividete e se avete conoscenti di lingua Spagnola a Milano, la potete far girare?
Grazie.
Poi i suoi contatti che si mettono in moto, le ricondivisioni, i consigli di sfruttare per il bene anche i gruppi dedicati, e la magia è avvenuta!
Bella la fotografia che permette queste connessioni, belli i social che servono a queste cose e complimenti a Vittore per la sua incredibile sensibilità!
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