Fotografia in Algeria

Stavolta ho inteso esplorare la fotografia algerina, e prossimamente proporrò qualcosa della “ASSOCIATION DES FEMMES PHOTOGRAPHES” del Mali. Questa ricerca aiuterà a meglio decodificare lo stato della nostra fotografia fotoamatoriale rapportandola a quella di Paesi lontani dalla nostra cultura. E forse si scoprirà che l’abbordaggio alla Fotografia dei nostri foto/apprendisti potrebbe anche trarre giovamento da una maggiore umiltà. Ed ora avanti con i carri!

L’Algeria, un Paese di grandi dimensioni che vive la sua vita (42 milioni di abitanti) in una parte minore del suo immenso territorio desertico, vale a dire nella zona ridotta che affaccia sul Mediterraneo. Questo Paese

ha ereditato notevoli influenze socio/culturali a motivo dalla lunga guerra con la Francia (1954 -1962) – Un Paese che ha sofferto, al contrario di Marocco e Tunisia, di una certa emarginazione socio/culturale che spiega anche i limiti della Fotografia, che oggi da segnali di vita in Algeri e non nelle altre due grandi città, Orano e Costantina. Ed allora ecco che la Fotografia qui vive ancora di modi narrativi partoriti, solo o quasi, dalla quotidianità etnografica dell’oggi. E tuttavia il legame ancora vivo con la Francia, è una felice opportunità per i foto/appassionati algerini.

Eccoli qui a seguire:

*** Sabri Benalycherif – Fotografo indipendente vive tra Algeri e Lisbona. Dopo la Laurea in <Business Administration> si è impegnato a fondo nella fotografia sociale del suo Paese che ha trattato con immagini di marca super momenti di vita quotidiana.

Nella prima delle due fotografie il volto del ragazzo con la bandiera ln chiusura di una manifestazione dice con forza la sua delusione per certe aspettative irrisolte.

Nella seconda c’è l’esultanza popolare espressa con un insieme di mani levate in alto per il successo di un momento politico. È la grande sintesi narrativa il plus di queste due istantanee.

 

 

*** Halim Zenati dedica il suo tempo fotografico a fotografare cose ed umori della sua Algeri. È un cercatore attento ed infaticabile anche di presenze minimaliste funzionali a foto/raccontare la fisionomia mutevole di Algeri in quegli anni turbolenti. Halim cattura in questa sua istantanea un momento <leggero> e tuttavia molto descrittivo del suo habitat urbano.

La bambina che gioca a disegnare ha accanto a sé un ritratto di Che Guevara. Gli umori socio/politici ed etnografici di quegli anni turbolenti erano la costante del <far fotografia>, di tutti, o quasi, i fotografi algerini.

 

© Halim Zenati

 

*** Nassim Rouchiche – Con questo fotografo passiamo dalla fotografia <trovata in strada> alla fotografia <meditata> e risolta come certificazione dell’abilità tecnica a supporto delle emozioni. Le due opere di Rouchiche sono la riprova della sua sensibilità e della sua abilità nell’affondare le mani nell’intimo dei suoi soggetti umani.

E certamente non è necessario suggerire a chi mi legge i <plus>raffinati di queste due opere.

 

 

*** Zineb Sedira – Fotografa franco/algerina di consolidata valenza internazionale è stata ospite della Biennale di Venezia e di altri Siti di superiore prestigio.  Io ho qui voluto due sue immagini di diversa matrice. E spiego perché.

La prima sua foto viene da una serie di decine e decine di altre aventi come unico soggetto   imbarcazioni <defunte> e destinate ad un irreversibile disfacimento. Ed allora queste decine e decine di barche riprese da Sedira supportano il mio maniacale invito a “fare fotografia a tema”. Mi spiace ma non mi è possibile qui proporne almeno novantanove e tutte espressione di altrettante storie finite di mare e di uomini. Una fotografia, questa, di sicura armonia compositiva. Da notare le analogie di forma di questo barcone con il vicino promontorio che sembra volerla riparare e proteggere.

E la seconda foto? Non voglio commentarne la suggestione. Nessuno di voi avrà bisogno, È una fotografia che parla da sé,

 

 

*** Concludo – Quale messaggio ho inteso affidare a questa mia? Nessuno di specifico.

C’è solo il mio convincimento che un fotoamatore che voglia evolvere debba vedere e decodificare le fotografie di chiunque, esperto e non che sia, per decodificarne positività e negatività e… servirsene con umiltà.

 

Ciao a tutti.

Filippo Crea

filic@fastwebnet.it

 

 

NOC SENSEI è un modo nuovo di vedere, vivere e condividere la passione per la fotografia. Risveglia i sensi, allarga la mente e gli orizzonti. Non segue i numeri, ma ricerca sensazioni e colori. NOC SENSEI è un progetto di New Old Camera srl

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