Yafit Tamir Calderoni. Invisibili

Yafit Tamir Calderoni è nata in Israele dove si è laureata all’Università di Gerusalemme in Storia dell’Arte e Letteratura Generale nell’anno 2000.

All’età di 25 anni si è trasferita in Italia dove attualmente vive con suo marito e suo figlio; qui ha cominciato ad interessarsi di fotografia frequentando vari corsi del gruppo fotografico “Amici di Carlo” nella sua città Ancona dove ha anche partecipato ad alcune mostre fotografiche collettive.

Ha partecipato a workshop con fotografi professionisti e presentato i suoi lavori sulle varie piattaforme del web.

Oggi la fotografia per lei è un modo di esprimere sensazioni, stati d’animo, istanti di quotidianità.

Nell’estate del 2018 ha iniziato un progetto fotografico sull’immigrazione, un tema sempre più attuale. Così, ha deciso di fare un reportage all’interno dell’Hotel House, un palazzo di 17 piani a Porto Recanati, coabitato da gente proveniente da diverse parti del mondo.

Il progetto mi appassiona molto anche perchè ho conosciuto persone fantastiche che con grande umanità mi hanno aperto le loro case e i loro cuori, mi hanno raccontato le loro storie personali e con alcune di loro è nata una profonda amicizia.

© Yafit Tamir Calderoni. Invisibili

 

L’Hotel House è un edificio residenziale situato a Porto Recanati (MC). Strutturato in 17 piani e 480 appartamenti, con una pianta a croce, al suo interno vive un sesto della popolazione del Comune.

Il palazzo ospita circa 2.000 persone che raddoppiano nel periodo estivo ed ha una forte connotazione multietnica: il 90% degli abitanti è infatti di origine straniera, rappresentando 40 nazionalità diverse. Anche a causa di questa concentrazione, il 21,9% della popolazione di Porto Recanati è straniera, percentuale massima nelle Marche e tra le maggiori in Italia.

Ad oggi questo edificio è noto alla popolazione locale come un luogo decadente, dove le attività illecite sono la primaria fonte di sostentamento per molti.

Il luogo, superate le sue funzioni turistiche originarie, ha gradualmente perso valore immobiliare ed è stato acquistato da famiglie e lavoratori in prevalenza stranieri.

Un graduale degrado dell’area è degenerato nel mancato pagamento dei servizi idrici e dell’energia elettrica, generando difficoltà sociali, razionamento dell’acqua potabile, problemi di igiene ed una successiva interrogazione al Parlamento europeo.

A causa di infiltrazioni inizialmente camorristiche, e in seguito delle nuove mafie etniche, per lo spaccio di droga prevalentemente nelle ore notturne, il quartiere è stato al centro di eventi di cronaca nera.

L’edificio-quartiere, per la sua condizione di agglomerato multiculturale in un territorio contenuto, è stato oggetto di studi e pubblicazioni di carattere sociologico. Per le sue dimensioni e l’impatto sull’ambiente rivierasco, l’edificio è stato anche definito ecomostro.

Il mio progetto nasce dalla ricerca di una visione più umana all’interno dell'”Ecomostro”, che non rappresenta soltanto miseria e degrado.

Yafit Tamir Calderoni sarà in mostra al prossimo Live di Semplicemente Fotografare.

https://www.semplicementefotografare.com/live-2019

NOC SENSEI è un modo nuovo di vedere, vivere e condividere la passione per la fotografia. Risveglia i sensi, allarga la mente e gli orizzonti. Non segue i numeri, ma ricerca sensazioni e colori. NOC SENSEI è un progetto di New Old Camera srl

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