Ugo Baldassarre. In Viaggio con Olympus (ultima parte)

Sulle orme di Carlo Levi.

di Ugo Baldassarre

Continua l’esplorazione della Basilicata più interna nel mio viaggio nei luoghi descritti nel libro di Carlo Levi.

Continua da qui – terza parte.

 

© Ugo Baldassarre

 

E siamo giunti alla fine del viaggio. E’ stato un bellissimo viaggio che spero di essere riuscito a condividere adeguatamente con tutti voi, sia attraverso le mie parole che le mie fotografie.
Spero altresì di essere riuscito nel mio intento di riportare l’esperienza fotografia ad un livello e più concreto e meno “ossessivo”.

Quella mi aspettava una piacevole sorpresa: avrei incontrato una persona conosciuta proprio tramite il gruppo Facebook Micro4/3 Italia, residente a
 Stigliano che, saputo della mia presenza in zona, ha voluto conoscermi dal vivo. L’appuntamento con Pietro era fissato per dopo cena ma, prima di lasciare Aliano, dovevo ancora fare una ultima cosa: procurarmi una copia di un libro che avevo adocchiato in una vetrina in paese e che aveva subito attirato la mia attenzione.

Dopo alcuni tentativi, trovando sempre l’ingresso chiuso, ho chiesto informazioni ad un paio di persone che stazionavano lì vicino e sono così venuto a sapere che quella attività era gestita dal parroco di Aliano, don Pierino.

 

© Ugo Baldassarre

 

Prima di rientrare a Stigliano, quindi, ho tentato una ultima sortita, ma anche questa fu vana: la porta era ancora chiusa. “Starà finendo di dire messa” sento dire da qualcuno vicino a me. Ed infatti, pochi minuti dopo lo vedo arrivare, in compagnia di un giovane assistente. Ci accomodiamo alla sua scrivania, circondati da tante edizioni di “Cristo si è fermato ad Eboli” pubblicate in ogni lingua del mondo, riproduzioni di quadri di Levi e altri cimeli.

Tra una chiacchiera e l’altra (perdendo completamente il senso del tempo che trascorreva), spiegando il motivo della mia presenza e quindi del mio viaggio, trascorre quasi un’ ora: don Pierino è un fiume in piena e scopro essere il vero “motore” di Aliano (come mi confermerà Pietro la sera stessa).

Chiacchiera dopo chiacchiera vengo a scoprire che è il diretto successore di don Trajella, uno dei personaggi più caratteristici del libro di Levi e che non solo ha avuto il piacere di conoscere Carlo in persona in uno dei suoi viaggi (da uomo libero) ad Aliano ma si è fatto, a sua volta, portavoce dell’eco del libro in tutti questi anni.
Quasi tutte le attività di richiamo che si svolgono ad Aliano portano la sua firma: il festival letterario che si svolge ogni anno dedicato a Carlo Levi, la pinacoteca, il museo, i progetti scolastici di scambio con gli istituti di arte di tutta la regione… non c’è attività che non abbia in don Pierino il proprio promotore, senza dimenticare la rivista la Voce dei Calanchi di cui è fondatore e direttore.

Il tempo scarseggiava, non potevo purtroppo approfondire ulteriormente alcuni argomenti – introdotti con decisione da don Pierino – che non mi erano sfuggiti: ne avevo comunque saputo abbastanza per dedurre che sotto alcuni aspetti il capolavoro di Levi si fosse dovuto piegare a interessi decisamente più editoriali che legati alla realtà dei fatti, soprattutto nella descrizioni di certi personaggi che andrebbero invece rivalutati alla luce della verità storica: il libro che volevo prendere ( e che ho preso) era – per puro caso – proprio dedicato a questo argomento: un documento sui reali personaggi descritti nel libro di Levi, intitolato “Gente di Gagliano – ritratti di personaggi leviani” di V. Angelo Colangelo.

Sarà una lettura interessante, me lo sento!

 

© Ugo Baldassarre

 

E’ ormai notte mentre ripercorro a ritroso la strada fatta al e non posso quindi godere della meravigliosa vista del paesaggio. Ho però modo di rimuginare sulla giornata e soprattutto su quell’ultima chiacchierata. E’ in questo momento che mi rendo conto che c’è una forte continuità tra il mondo descritto nel libro e quello attuale: quello che stavo cercano erano proprio le persone stesse di Aliano. Se don Pierino è il successore di Trajella significava che tanti degli uomini presenti nel paese erano bambini ai tempi dell’esilio di Carlo Levi ad Aliano e quindi parte integrante di quel mondo descritto nel libro.

Erano loro l’anello di congiunzione tra quel mondo lontano e il presente.
La mattina seguente sarei tornato quindi ad Aliano a cercare persone, a parlare con loro e fare qualche ritratto, ascoltando le loro parole (ma di questo vi ho già parlato, anticipandovelo).

Dopo cena, come da programma, sono visto con Pietro. “Ti va di fare due passi, ti mostro Stigliano vecchia” e così mi addentro, chiacchierando di fotografia, nel centro storico di Stigliano, un bellissimo labirinto di strade e stradine che convergono nella piazza con la chiesa madre e un bell’ affaccio sulla valle.

 

Continua a leggere il racconto sul sito micro43italia.it

 

 

NOC SENSEI è un modo nuovo di vedere, vivere e condividere la passione per la fotografia. Risveglia i sensi, allarga la mente e gli orizzonti. Non segue i numeri, ma ricerca sensazioni e colori. NOC SENSEI è un progetto di New Old Camera srl

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