Spesso e volentieri guardando le vetrine vediamo a mala pena certi oggetti che seppur voluminosi, son ignorati.
I manichini, li ho sempre guardati poco anche io fono a quando un giorno per gioco provai a fotografarne uno.
Nella foto appariva un viso, forse un po’ sofferente , forse un po’ spaventoso, ma sicuramente comunicativo.
Ho compreso che era almeno per me , era tutto un mondo da scoprire. Ho cercato le luci giuste, spesso di notte o al primo mattino, cercando di giocare con gli sfondi o coi riflessi sui vetri, ho messo forme e luci dove tutto era anonimo, son così riuscito a creare una sorta di messaggio, sempre diverso e sempre uguale.
Pur essendo le disposizioni e le possibilità di comporre sempre diverse, quello che a mio avviso accumuna tutte le foto di questo progetto, è la capacità che hanno questi visi anonimi di comunicare, per quanto siano solo una parodia o una simulazione delle nostre persone, ha la possibilità di raccontare o meglio di farci confrontare con noi stessi.
Per me poi risulta facilissimo per me che son appassionato pensare ai robot di Asimov, e alla loro involontaria e innata capacità di mostrarci le nostre debolezze.
Il progetto
È vecchissimo e comprende oltre 70 foto esposte, pluri premiato ed esposto un po’ ovunque, nella sua totalità o in forma parziale.
Son tutte foto eseguite stando fuori in strada, specialmente quando la luce solare è assente.
Anche se può sembrar diverso il fotoritocco è minimo, appena del ritaglio e l’esaltazione dei contrasti. La vera chiave è mantenere i toni di luce in scala rispetto alle alte luci inevitabilmente presenti.
Son nato nel 1966, vivo in un paesino di campagna alessandrino, senza la tv dal 2014 e con 3 gatti.
Non mi son mai interessato di fotografia, volevo suonare il piano ma, provo pietà per i vicini di casa.
Ho iniziato con un girasole, ora spazio tra mille progetti con tanti successi e fischi, ma dei fischi non parlo mai.
Nel 2010 iniziai a fotografare e nel 2012 ho raccolto fortunosamente, tre premi I.P.A. e una foto ospite perenne nella biblioteca di Parigi.
Da allora son per mio gran piacere sempre coinvolto in eventi o concorsi.
Devo dire che il progetto dei manichini mi sta molto a cuore, intanto perché è uno dei miei primi progetti, poi mi ha dato il motivo di girare un po’ il mondo per fotografare vetrine e per fortuna mia è un progetto pluri premiato.
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