Il primo telefono cellulare commerciale fu inventato da Martin Cooper, sviluppato dalla Motorola e fece la sua prima telefonata il 3 aprile 1973
10 anni dopo, il Motorola 8900x venne messo in commercio al costo di 4000 $ dando il via ad un mercato che nel 2021 ha raggiunto il numero incredibile di 1,35 miliardi di unità vendute.
Oggi, lo smartphone è uno strumento che definisce la nostra epoca, in alcuni casi detta i nostri tempi (dalla sveglia alle notifiche Push), sicuramente registra ogni nostra azione, ci mette in comunicazione con tutti e permette a tutti di raggiungerci.
Il suo impatto sulla nostra vita quotidiana è stato fortissimo e se per alcuni è solo uno straordinario mezzo tecnologico addirittura utile in alcuni casi a salvare vite umane, per altri è uno compendio indispensabile alla loro stessa esistenza e del quale non ne possono fare a meno, al pari dell’ossigeno, dell’acqua e del cibo.
In alcuni casi lo smartphone si fa “angelo” e in altri “demone”, ma parafrasando una celebre frase “La bellezza nelle cose esiste e (se esiste), esiste nella mente di chi le contempla”.
Paolo Nava, col suo personalissimo sguardo sul mondo, garbato e molto intimo, riesce a intravvedere “quella poca luce nell’ombra”, scova lampi di vitalità dove altri vedrebbero solo apatia, in un insieme di inquadrature e soggetti che lasciano in chi guarda le sue fotografie un rassicurante senso di naturale equilibrio.
Lo smartphone così non si palesa più solo come oggetto nefasto che isola e aliena, ma al contrario diventa uno strumento che ci può riservare momenti di intimità, che permette la condivisione di attimi di gioia e mette in comunicazione cuori e persone lontanissime tra loro.
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