Dopo il libri “Una Momentanea Eternità” e “Foto|Sintesi” Marco Scataglini ci presenta “Segni / Signs” nel quale indaga un ambito minore – ma non certo poco importante – dei territori del nostro paese e forse del mondo.
Oggi l’uomo è un consumatore e vive allo stesso modo il territorio in cui abita.
Come fotografo Marco ha deciso perciò di indagare “le cose piccole” (anche se a volte non poi così piccole), che ritiene siano più esplicative e significative di quelle “grandi”.
Si ispira alle “sculture involontarie” dei Surrealisti (e di Brassai in parcolare): opere d’arte che non nascono certo per essere tali – anzi – ma che alla fine svolgono la stessa funzione di un’installazione o una scultura, appunto, cioè rivelare qualcosa dell’autore e della sua visione del mondo. O della sua indifferenza verso lo stesso.
Nel progetto di Marco Scataglini l’attenzione è posta – come suggerisce il titolo – ai segni più o meno rilevanti che possiamo incontrare sul territorio e che ci ricordano come l’uomo tenda sempre a trasformare il contesto in cui vive.
Magari si ritiene che le tracce piccole o apparentemente insignificanti abbiano scarsa importanza nel contesto del dramma climatico e ambientale globale, eppure sono il segnale di qualcosa che si è rotto, di una trascuratezza che è culturale, oltre che reale.
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