Stefano Michelin, fotografo che si occupa principalmente di servizi per aziende e ritratti, ha provato per una volta un genere che da sempre lo ha affascinato, il reportage, e ha provato a documentare la manifestazione Black Lives Matter che si è svolta a Milano.
“La morte brutale di George Floyd mi ha colpito perché, pur essendo molto a favore dell’ordine pubblico e del rispetto delle regole, non ci si può immolare a giudici e giustizieri per la strada, tanto più se si indossa una divisa.
Questo fatto tragico ha scosso nel profondo l’opinione pubblica e persone che, seppur in maniera diversa e per altre questioni, si sono sentite anche per molto tempo soffocate, senza respiro, ed in tutto il mondo si stanno sollevando importanti voci di protesta.
Stiamo attraversando tutti un periodo di grande cambiamento e trasformazione a causa di questa pandemia che, almeno da noi, “pare” stia regredendo e forse questi mesi di blocco forzato, ci hanno aperto gli occhi su tante questioni, personali, lavorative, sociali, ecc.
Pur lavorando in altri ambiti, sono sempre stato incredibilmente attratto dai grandi reportage, in particolare quelli di guerra ma non solo. Alcuni importanti lavori in passato hanno avuto la forza di cambiare la storia, hanno promosso l’emanazione di leggi o mostrato realtà delle quali non si conosceva nulla.
Il reportage è in parte alla base del progresso sociale e dello sviluppo della nostra società e non smetterà mai di guidarci là dove diversamente non si potrebbe andare.”
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